IMU E SCUOLA PARITARIA: ALLA CONFERENZA EPISCOPALE PIEMONTE-VALLE D’AOSTA leggi

Gravi  sono le preoccupazioni per le norme relative al pagamento  dell’IMU  che colpiscono “ingiustamente” la scuola paritaria che svolge un servizio pubblico di primaria importanza  e garantisce in molti paesi alle famiglie e bambini nella scuola dell’infanzia un servizio spesso unico  e comunque indispensabile.  Come si possa chiedere a dette scuole di svolgere un servizio gratuito pena il pagamento dell’IMU o anche solo un contributo simbolico appare paradossale oltre che ingiusto. A questo punto diventerebbe inevitabile la chiusura che comporterebbe per lo Stato l’obbligo di finanziare solo in Piemonte un servizio scolastico per 60.000 alunni con le loro famiglie e migliaia di docenti e personale, in aggiunta alla scuola statale, che avrebbe costi molto elevati.

È  tempo che anche in Italia, al pari dell’Europa,  la scuola paritaria che fa parte del sistema di istruzione e formazione pubblica e risponde   al principio di libertà di educazione e di scelta della scuola da parte delle famiglie, sia posta nelle stesse condizioni di quella statale,  per svolgere a pari diritti e doveri il suo servizio e non debba far gravare sulle famiglie  e sui gestori,  i costi necessari come ogni scuola, per il suo funzionamento.

Chiediamo pertanto alle famiglie  e alle comunità locali, ma anche a tutta la scuola  di far sentire la loro voce per superare questa situazione di palese ingiustizia verso chi con sacrificio e impegno opera a favore delle nuove generazioni. La scuola paritaria non chiede privilegi rispetto a quella statale, ma solo la possibilità di offrire il suo contributo all’interno di tutta la scuola italiana per il raggiungimento delle sue finalità culturali ed educative.

Tratto da  conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta Torino, 30 Novembre 2012,  in www.diocesi.torino.it