Xa CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE ECLOGITI

Da oltre 20 Paesi  120  ricercatori a convegno  per le nuove scoperte sulle rocce metamorfiche di alta pressione della Valle d’Aosta e del Piemonte

GIANNI FERRARO, 30.08.2013

Courmayeur – In Valle d’Aosta, dal 2 al 10 settembre a Courmayeur, si svolgerà la “Xa Conferenza Internazionale sulle Eclogiti” (www.iec2013.unito.it) L’evento a cadenza biennale – assegnato per la seconda volta all’Italia dopo l’edizione del 1993 svoltasi in Calabria –  è organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, in collaborazione con l’Università di Berna. I ricercatori italiani e svizzeri illustreranno gli aspetti geologici più interessanti e le ultime scoperte scientifiche effettuate sulle rocce metamorfiche che si sono formate a grande profondità (cioè a elevata pressione) e che si rinvengono ora in superficie in diversi settori delle Alpi Occidentali.

Saranno presenti circa 120 partecipanti provenienti da oltre 20 Paesi del mondo: Algeria, Australia, Austria, Botswana, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Nigeria, Olanda, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Svezia, Svizzera, Turchia, USA.

Sono in programma una serie di “escursioni sul campo”. Nei giorni 2 e 3 settembre, i partecipanti visiteranno le aree del Lago di Cignana sopra Valtournenche dove affiorano rocce di altissima pressione con tracce di micro diamanti, e del Colle del Piccolo San Bernardo, dove si trovano rocce di fondo oceanico (serpentiniti) associate a rocce tipicamente continentali (graniti). Il 5 settembre sarà la volta della cosiddetta Zona Sesia, in bassa Valle d’Aosta, dove si possono osservare i più svariati tipi di eclogiti e un particolare gneiss a giadeite, utilizzato anche come pietra ornamentale.

Dal 8 al 10 settembre si prevede il trasferimento in Piemonte nel Saluzzese per poter scoprire il massiccio del Monviso, con partenza e arrivo a piedi al Pian del Re, e le rocce dell’Unità di Brossasco-Isasca, tra la Val Varaita e la Valle Po, che vanta la  presenza dei piropi, granati generati da altissime pressioni di formazione, compatibili con il campo di stabilità del diamante.

Queste escursioni dell’edizione 2013 della “Xa Conferenza Internazionale sulle Eclogiti” sono un’indubbia opportunità di grande attrazione per vedere da vicino ciò che le Alpi Occidentali rappresentano: un vero e proprio museo mineralogico e petrografico che, da anni, continua ad offrire agli specialisti di tutto il mondo sempre nuovi dati di grande interesse scientifico.

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Schema rappresentativo delle Zone di Subduzione in cui, a causa dei movimenti relativi delle placche costituenti la crosta terrestre, si ha lo scontro di due placche. La freccia blu indica la subduzione, cioè lo sprofondamento, della Crosta (in marrone) nel  Mantello Terrestre (in rosso), con conseguente aumento di pressione. Le eclogiti si formano a spese della crosta oceanica di tipo basaltico subdotta ad una profondità superiore a ca. 50 km.

 
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Tipico aspetto dell’eclogite, roccia metamorfica derivante dalla trasformazione di originarie rocce di composizione basaltica per effetto delle alte pressioni che si registrano nelle Zone di Subduzione. Il campione, proveniente dalla Zona Sesia, è costituito principalmente da granato (rosso) ed onfacite (verde, con abito prismatico); sono inoltre visibili il glaucofane (in aggregati di piccoli cristalli che costituiscono la porzione di colore bluastro), la zoisite (biancastra, con abito prismatico) e carbonato (di colorazione giallastra).