A LEINÌ SI VENERA LA REGINA DELLA PACE

Con il carismatico don Raffaele Pettenuzzo

Fabio Terranova, 03.08.2014                                              FOTOGALLERY

LEINÌChe cos’hanno in comune un’azienda produttrice di tubi a Leinì (TO) – la SBF TUBI S.r.l.- e la Madonna di Medjugorje, anche detta Regina della Pace? Apparentemente nulla se non che il titolare dell’azienda, Vincenzo De Simone, proprio a seguito della sua visita a Medjugorje si è convertito. Da quel giorno l’imprenditore ha fatto voto di far conoscere la Madonna al maggior numero possibile di persone

Mensilmente organizza dei viaggi di pellegrinaggio a Medjugorje, il cui prezzo è di ben il 40% in meno rispetto a quelli di altre associazioni; inoltre con la stessa frequenza tiene incontri di preghiera, aperti a tutti, nel piazzale della sua ditta dove ha posto una bella statua della Madonna di Medjugorje. Qui, attorno al  suggestivo giardinetto di via Meucci 61, sabato 26 luglio ben 200 fedeli si sono riuniti e hanno partecipato in silenzioso raccoglimento per quasi tre ore alla solenne funzione  presieduta dal sacerdote – teologo Raffaele Pettenuzzo. Figura di spicco del mondo cattolico, don Raffaele  Pettenuzzo, di origine veneta  è nato a Sandrigo il 10 novembre 1960. Professore di Filosofia e di Teologia, insegna nel Seminario Arcivescovile di Benevento ed è anche  parroco di Paupisi (BN).

La serata,  accompagnata da canti e musica,  si apre  con il santo Rosario mentre tante persone -diverse per età, sesso, portamento e livello sociale- attende pazientemente il proprio turno per confessarsi.

Segue la celebrazione della santa Messa. È in questo momento che la profonda fede del sacerdote si manifesta contagiando tutti i presenti con le sue parole suadenti e penetranti. Pettenuzzo ricorda quanto sia importante la fiducia in Gesù. Chi nel cuore scrive parole di odio è avvelenato ed è portato all’incomprensione e al rifiuto. «Prendete esempio da Gesù ! – tuona con voce ferma e pacata  – Quando Gli viene portata davanti una donna colta in adulterio Egli non esprime alcun giudizio e scrive sulla sabbia. Solo poi risponde “chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”». Tra gli sguardi attenti e ammagliati dei fedeli, spiega il significato di quel gesto: «scrivendo sulla sabbia Gesù non incide il male nel suo cuore ma per terra, basterà un colpo di vento e quel male verrà cancellato.  Lo stesso devono fare gli uomini per impedire all’odio di entrare nel loro cuore».

Evidenzia ancora don Raffaele, esprimendo anche con i gesti e lo sguardo una completa unione mistica con il Divino: «Solo con Gesù si possono superare le amarezze della vita, solo da Lui possiamo avere  gioia, coraggio, fiducia e speranza». Poi si ferma a lungo in ginocchio ai piedi dell’altare  per l’adorazione del Santissimo e l’invocazione alla Madonna chiedendo la Sua intercessione di grazie per tutti i presenti ed anche per quelle persone che in quel momento Le sono affidate. Una preghiera ricca di patos da creare una sorta di connessione collettiva, come se a pronunciarla fossero all’unisono tutti i devoti presenti attraverso la sola voce del sacerdote.  

Una serata davvero di grande portata conclusasi con l’imposizione delle mani da parte del carismatico Don Raffaele che, incurante del gran numero di fedeli e dell’ora tarda, li accoglie ad uno ad uno  trasmettendo loro l’Amore salvifico di Dio.

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LEINI (To) –  Fotogallery di © Carlo Cretella – 26 luglio 2014

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