IL CAMMINO DI SANTIAGO

Andare oltre la moda per riscoprire il senso profondo del pellegrinaggio alla Tomba dell’apostolo Santiago

Samantha Marcelli 13.11.2015

SANTIAGO DI COMPOSTELA – Ormai è diventato un luogo comune: il Cammino di Santiago è una moda. I numeri danno evidenza di un fenomeno internazionale in continua crescita: se a settembre si era già superato il numero totale dei pellegrini del 2014, le previsioni ad oggi sono di chiudere l’anno persino andando oltre il record dei 272.000 pellegrini dell’anno santo del 2010.

E se il business è entrato pienamente nel Cammino, a volte quasi snaturandolo, oggi è davvero sempre urgente che i cristiani individuino e realizzino modalità di essere presenti nel Cammino per riportare l’attenzione e l’esperienza alla verità e alla profondità del Pellegrinaggio alla Tomba dell’Apostolo Santiago.

Con questa finalità lo scorso fine settimana a Santiago si è tenuto il primo incontro di volontari e hospitaleros cristiani, organizzato dalla ACC, Acogida Cristiana en el Camino, e dalla Cattedrale di Santiago.

Sono stati tre giorni dedicati all’approfondimento delle conoscenze sul cammino, alla condivisione  di buone pratiche, ma anche e soprattutto alla ricerca di attività e soluzioni che mantengano, sviluppino e ravvivino il carattere cristiano dell’accoglienza ora che il Cammino è sempre più commerciale e laico.

Al termine dell’incontro i 40 volontari e hospitaleros hanno visitato in anteprima il nuovo Centro Internazionale di Accoglienza al Pellegrino che aprirà tra poche settimane. Si tratta di 1500mq,  in Calle Carretas, dove un tempo c’era una residenza per malati ed anziani, a pochi passi dalla Cattedrale. Oltre ai servizi offerti nella ormai in via di trasloco “Oficina del Peregrino” della Rúa do Vilar, come la classica consegna della Compostela, i pellegrini nel nuovo centro troveranno spazi di incontro nelle diverse lingue madri, uffici delle diverse associazioni degli amici del Cammino, una biblioteca, un centro di documentazione, uffici di Correos e Renfe, spazi di relax, tra cui l’ampio giardino esterno, ed anche un punto di accoglienza cristiana.

L’inaugurazione ufficiale del centro, opera che complessivamente ha richiesto un investimento di un milione e mezzo di euro, a cura della giunta Galiziana e della Fondazione della Cattedrale, è già stata fatta a fine ottobre e l’apertura è ormai imminente.

Il nuovo centro è arricchito anche dalla presenza di una cappella, che si trova appena entrando a sinistra, e proprio lì i pellegrini troveranno le reliquie di due santi italiani: uno lo conosciamo tutti, è il nostro San Giovanni XXIII, l’altro per molti sarà una piacevole scoperta, è sant’Amato Ronconi, riminese, anch’egli pellegrino a Santiago.

A guidare ed accompagnare la visita al nuovo centro, nonché i tre giorni di incontro dei volontari e degli hospitaleros sono stati Don Segundo Perez Rodriguez, Dean della Cattedrale, e da Don Jaume e Don Uxío.

Durante la celebrazione della prima eucaristia nella cappella del centro una preghiera speciale è stata fatta chiedendo ai due santi di origine italiana di accompagnare i pellegrini nello scoprire il senso reale e profondo del Cammino di Santiago: il vivere nella vita quotidiana il Vangelo così come si è sperimentato negli ottocento chilometri del cammino.

L’incontro si è concluso con una rinnovata consapevolezza delle potenzialità di una nuova evangelizzazione nel Cammino di Santiago e con l’impegno di proseguire migliorando le attuali condizioni di accoglienza cristiana.

Chi volesse informazioni per partecipare alle attività di volontariato di accoglienza può scrivere a info@acogidacristianaenelcamino.es, ogni contributo sarà ben accetto.

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