IL COLONNELLO SERGIO FELICE LEPORE LASCIA CON GRANDE DOLORE IL COMANDO DEL CENTRO DOCUMENTALE DI MILANO

Il Generale di B. Antonio Pennino, Comandante Militare Esercito Lombardia, ha asserito che il Colonnello Sergio Felice Lepore ha comandato con misurato rigore, grande professionalità e riconosciuto equilibrio prima il Centro Documentale di Como e poi quello di Milano

PRINCIPIA BRUNA ROSCO, 18.10.2012

Colonnello Domenico Di Rosalia – Generale di B. Antonio Pennino, Comandante Militare Esercito Lombardia e Colonnello Sergio Luigi LeporeMILANO – Il 4 ottobre 2012, presso la caserma “Magenta”, Distretto Militare di Milano, alla presenza del Generale di Brigata Antonio Pennino, Comandante Militare Esercito Lombardia, si è svolta la cerimonia del cambio del Capo del Centro Documentale di Milano: al Colonnello Sergio Felice Lepore è subentrato il Colonnello Domenico Di Rosalia.

Prima di parlare della cerimonia, vorrei spendere poche parole su un Ente Militare istituito il 30 giugno 2007 a seguito della sospensione della leva e che, da sempre, è stato l’interfaccia principale tra la popolazione civile e le Forze Armate. Il Distretto prima e il Centro Documentale oggi, è l’organo cui compete l’incarico di curare e mantenere le relazioni e il collegamento tra Forze Armate e Paese. Sintomatico di tutto ciò è quanto riportato in una bellissima lapide all’ingresso della Caserma: “Il mattino del 28 maggio 1915 centosettantotto Trentini entrati nella caserma Magenta semplici borghesi ne uscirono soldati d’Italia con alla loro testa Cesare Battisti”.

Al Distretto Militare e oggi al Centro Documentale di Milano, hanno appartenuto militari per aver sempre dimostrato altissimo attaccamento al dovere e all’Istituzione. E’ bello sapere che il 13 novembre 1981, la Civica Amministrazione di Milano ha affidato in custodia al Distretto Militare, privo di vessillo di combattimento, la Bandiera Risorgimentale della Guardia Nazionale di Milano a testimonianza dell’intima unione fra questo Ente militare e la città. E’ significativo lo stemma araldico del Distretto Militare concesso nel 1983, il quale è suddiviso in quattro parti comprendenti, in alto, il biscione visconteo e la croce rossa in campo bianco, simboli ambedue di Milano e riferentisi, rispettivamente, alla Provincia ed al Comune. I quarti bassi riportano gli stemmi di Abbiategrasso (leone d’oro rampante in campo azzurro) e di Legnano (leone d’argento rampante in campo rosso sovrastante un albero senza foglie), i centri maggiori della provincia rientranti sotto la giurisdizione del Distretto Militare di Milano. Al centro dello scudo, campeggia la rosa camuna in campo verde, in onore della regione Lombardia. Credo che sia il primo stemma in cui compaia questo simbolo. Sopra lo scudo, una corazza ed un elmo di Pallade con gli emblemi delle quattro armi (fucile: fanteria, lance: cavalleria, cannoni: artiglieria, asce: genio) e un’aquila d’oro, turrita e ad ali spiegate; infatti, il Distretto Militare di Milano reclutava i militari di leva sia per l’Esercito sia per l’aeronautica Militare. Lo stemma è completato nella parte bassa del numero distintivo del Distretto (23) e dal motto “Metodo e Anima”. Il bel rapporto tra il Distretto e la città di Milano è dimostrato anche dall’attribuzione nel 1991 della “Cittadinanza Onoraria”.

Durante la commovente cerimonia svoltasi per il cambio dei Comandanti del Centro Documentale, il Colonnello Lepore, si è rivolto a tutte le Autorità, ai Colleghi, al Corpo Ausiliario della Croce Rossa, alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma dicendo che la loro presenza era per lui motivo di conforto, in quanto la scelta di mettersi in congedo era stata presa con molto dolore. Ha ringraziato l’Esercito Militare e il Suo Comandante Generale di Brigata Antonio Pennino, Comandante l’Esercito Militare Lombardia, nonché il predecessore Generale di Divisione Camillo de Milato per avergli permesso di svolgere e assolvere il suo compito con serenità, sostenendolo sempre, quando necessario. Inoltre, ha ringraziato tutto il personale del Centro Documentale di Milano e di Como, augurando al suo successore Colonnello Di Rosalia ulteriori periodi di proficuo lavoro e meritate opportunità. Il Colonnello Lepore non ha mancato di pronunciare parole e preghiere verso Dio di voler proteggere tutti loro, le loro famiglie e tutti i soldati impiegati nei vari teatri operativi. «Questa mattina – ha detto il Colonnello Lepore con voce tremante e sul viso qualche lacrima – sono uscito con due mazzi di fiori, uno l’ho lasciato alla Chiesa del mio Paese per ringraziare Dio che mi ha concesso di vivere questa bella avventura dal tempo dell’Accademia Militare, permettendomi di conoscere tantissima brava gente dalla quale ho ricevuto tanto arricchimento morale e spirituale; l’altro mazzo di fiori l’ho deposto qui, al monumento dei caduti. Ho svolto questa cerimonia da solo, nel silenzio della mia coscienza. Con questo semplice gesto ho voluto ricordare e ringraziare tutti coloro che si sono sacrificati per il bene della nostra Patria e ho voluto idealmente rinnovare il mio giuramento di soldato, di ufficiale. Giuramento che mi impegna a continuare sempre e ovunque a fare del mio meglio per il bene dell’Italia».

Altrettanto emozionato, il Generale Pennino ha guardato con commozione e simpatia le lacrime del Colonnello Lepore, affermando che, quando – per svariate ragioni –  un Comandante militare lascia il proprio incarico e l’Unità, Ente o Reparto affidato alle sue cure, potrebbe sembrare di assistere alla fine di un ciclo e, invece, cerimonie come questa di oggi stanno a dimostrare l’esatto contrario: un Comandante che va via e un altro che prende il suo posto, altro non sono che la plastica rappresentazione della vitalità operante delle Forze Armate. «Oggi, il Colonnello Lepore – afferma il Generale Pennino – un pezzo fondamentale dell’Esercito, lascia il Comando. E’ stato un elemento di fondamentale importanza nel meccanismo del Comando Militare Esercito Lombardia, perché ha guidato con misurato rigore, grande professionalità e riconosciuto equilibrio prima il Centro Documentale di Como e poi quello di Milano. Il 31 ottobre prossimo il Col. Lepore lascerà anche il servizio attivo, pertanto, ritengo giusto e doveroso ringraziarlo a nome della Forza Armata per il suo lungo e onorato servizio che ha svolto con incarichi di Comando e di staff. Il Col. Di Rosalia – prosegue il Generale – proveniente dallo Stato Maggiore della Difesa, assume oggi l’incarico di Capo del Centro Documentale di Milano. E’ un Ufficiale di spessore e con ampia esperienza nazionale ed internazionale, operativa e di stato maggiore che, sono certo, saprà condurre con alta professionalità le sfide future che la Forza Armata dovrà affrontare a tutti i livelli ».

Il Generale Pennino ha terminato augurando ogni bene e fortuna al Col. Di Rosalia per il nuovo incarico e al Col. Lepore per il nuovo status.

Molto emozionante è stata la lettura della Preghiera del Soldato:

SIGNORE IDDIO,

CHE HAI COSTITUITO DI MOLTI POPOLI L’UMANA FAMIGLIA,

DA TE CREATA E REDENTA,

GUARDA BENIGNO A NOI,

CHE ABBIAMO LASCIATO LE NOSTRE CASE PER SERVIRE IN ARMI L’ITALIA.

AIUTACI, O SIGNORE, AFFINCHÉ,

FORTI DELLA TUA FEDE,

AFFRONTIAMO FATICHE E PERICOLI

IN GENEROSA FRATERNITÀ DI INTENTI,

OFFRENDO ALLA PATRIA

LA NOSTRA PRONTA OBBEDIENZA E IL NOSTRO SERENO SACRIFICIO.

FA CHE SENTIAMO OGNI GIORNO,

NELLA VOCE DEL DOVERE CHE CI GUIDA,

L’ECO DELLA TUA VOCE.

FA CHE I SOLDATI D’ITALIA

SIANO D’ESEMPIO A TUTTI I CITTADINI

NELLA FEDELTÀ AI TUOI COMANDAMENTI E ALLA TUA CHIESA,

NELLA OSSERVANZA DELLE PATRIE LEGGI,

NELLA CONSAPEVOLE DISCIPLINA VERSO L’AUTORITÀ COSTITUITA.

E CONCEDI ALL’ITALIA NOSTRA CHE,

RISPETTATA E AMATA NEL MONDO,

MERITI LA PROTEZIONE TUA

E LA MATERNA CUSTODIA DI MARIA,

ANCHE IN VIRTÙ DELLA CONCORDIA OPEROSA DEI SUOI FIGLI.

AMEN.

Infine, sono stati resi gli onori finali al Generale di Brigata Antonio Pennino, Comandante Militare Esercito Lombardia.

I presenti hanno salutato con rimpianto l’uscente Colonnello Lepore e fatto le congratulazioni e gli auguri al subentrante Colonnello Di Rosalia.

La commovente cerimonia è, però, terminata in allegria con un gradevole e simpatico vin d’onour.