LA GRANDE PREMIAZIONE DEL 35° TFF

Emanuela Terracina, 03.12.2017                 FOTOGALLERY

TORINO – La grande cerimonia di chiusura del 35 Torino Film Festival si è svolta alle 20 di sabato 2 dicembre 2017, al cinema Reposi.

I premi ufficiali assegnati ai film e agli attori della 35° edizione sono elencati qui di seguito:

TORINO35

La Giuria di Torino 35 – Concorso Internazionale Lungometraggi, presieduta da Pablo Larraín (Cile) e composta da Gillies MacKinnon (UK), Petros Markaris (Grecia), Santiago Mitre (Argentina), Isabella Ragonese (Italia) assegna i premi:

•                     Premio Miglior film a:

AL TISHKECHI OTI / DON’T FORGET ME di Ram Nehari (Israele, Francia, Germania, 2017)

•                     Premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a:

A FÁBRICA DE NADA di Pedro Pinho (Portogallo, 2017)

•                     Premio per la Miglior attrice ex-aequo a:

EMILY BEECHAM per il film DAPHNE di Peter Mackie Burns (UK, 2017)

MOON SHAVIT per il film AL TISHKECHI OTI / DON’T FORGET ME di Ram Nehari (Israele, Francia, Germania, 2017)

•                     Premio per il Miglior attore a:

NITAI GVIRTZ per il film AL TISHKECHI OTI / DON’T FORGET ME di Ram Nehari (Israele, Francia, Germania, 2017)

•                     Premio per la Miglior sceneggiatura a:

KISS AND CRY di Chloé Mahieu e Lila Pinell (Francia, 2017)

◦                     Menzione speciale della giuria a:

KISS AND CRY di Chloé Mahieu e Lila Pinell (Francia, 2017)

LORELLO E BRUNELLO di Jacopo Quadri (Italia, 2017)

•                     Premio del pubblico a:

À VOIX HAUTE / SPEAK-UP! di Stéphane De Freitas (Francia, 2017)

TFFdoc

•                     INTERNAZIONALE.DOC

La Giuria di Internazionale.doc composta da Güldem Durmaz (Turchia), Carmit Harash (Francia), Veton Nurkollari (Kosovo), assegna i seguenti premi:

◦                     Miglior documentario per Internazionale.doc (€ 5.000) a:

M–1 di Luciano Pérez Savoy (Bosnia, Messico, 2017)

con la seguente motivazione: «Il film cattura una meravigliosa città e ci trasporta in un racconto su una generazione in difficoltà in cui una realtà frantumata viene ricomposta, in cui il cinema documentario sboccia».

◦                     Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a:

SANS ADIEU di Christophe Agou (Francia, 2017)

con la seguente motivazione: «Un’opera d’arte di un grande arista la cui passione per i protagonisti è in assoluta armonia con la bellezza delle immagini, che trasforma il cinema in pittura. Un film che mostra il volto delle persone che vivono con dignità ai margini della nostra società del benessere».

•                     ITALIANA.DOC

La Giuria di Italiana.doc composta da Ilaria Bonacossa (Italia), Bernd Brehmer (Germania), Susanna Nicchiarelli (Italia), assegna i seguenti premi:

◦                     Miglior documentario per Italiana.doc in collaborazione con Equilibra (€ 5.000) a:

DIORAMA di Demetrio Giacomelli (Italia, 2017)

con la seguente motivazione: «Per come ci interpella personalmente sulla nostra relazione con il mondo animale e con la natura, accompagnandoci in un percorso emotivo e psichedelico attraverso la società contemporanea».

◦                     Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a:

TALIEN di Elia Mouatamid (Italia, 2017)

con la seguente motivazione: «Per la delicatezza con cui ha condiviso la sua storia di famiglia, raccontando le sottili trasformazioni di due culture».

•                     ITALIANA.CORTI

La Giuria di Italiana.corti composta da Iacopo Incani, Titta Cosetta Raccagni, Virgilio Villoresi, assegna i seguenti premi:

◦                     Premio Chicca Richelmy per il Miglior cortometraggio (€ 2.000 offerti da Associazione Chicca Richelmy) a:

IDA di Giorgia Ruggiano (Italia, 2017)

con la seguente motivazione: «Per la capacità di situarsi con equilibrio e sensibilità fra i piani di lettura sociale ed esistenziale, attraverso uno sguardo consapevole e mai estetizzante, intimo, toccante e mai retorico».

◦                     Premio Speciale della giuria a:

BLUE SCREEN di Alessandro Arfuso e Riccardo Bolo (Italia, 2017)

con la seguente motivazione: «Per il capillare lavoro di ricerca, la forza estetica, la precisione del ritmo narrativo».

PREMIO FIPRESCI

La Giuria del Premio Fipresci (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) composta da Mehdi Abdollahzadeh (Iran), Marta Balaga (Finlandia) e Giovanni Ottone (Italia), assegna il

•                     Premio per il Miglior film a:

THE DEATH OF STALIN di Armando Iannucci (Francia, UK, 2017)

PREMIO CIPPUTI

La Giuria, composta da Francesco Tullio Altan, Sandro Avanzo e Maurizio Zaccaro, assegna il

•                     Premio Cipputi 2017 – Miglior film sul mondo del lavoro a:

LORELLO E BRUNELLO di Jacopo Quadri (Italia, 2017)

con la seguente motivazione: «Se la vita è un lungo fiume tranquillo, il documentario Lorello e Brunello di Jacopo Quadri ci permette di goderne la visuale dal volgere di una sua ansa, di guardarla scorrere nell’andamento naturale delle sue stagioni. Il regista ci ricorda un modo di intendere il lavoro che spesso la nostra civiltà urbana continua a dimenticare (e a rimuovere) e lo fa attraverso il potente ritratto di due protagonisti consapevoli del proprio ruolo, della storia che li ha preceduti e del tempo che stanno vivendo. Un film “resistente” che è al tempo stesso una testimonianza e un monito etico oggi tacitato da rivoluzioni economiche in atto, sempre più minacciose e incombenti».

Nella mattinata di sabato 2 dicembre 2017, presso il Museo della radio e della televisione della RAI, sono stati assegnati i premi collaterali del Torino Film Festival 2017.

I premi collaterali del 35 Torino Film Festival:

PREMIO SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts

La Giuria composta dagli allievi e dalle allieve del College di Cinema assegna il

•                     Premio Miglior sceneggiatura Torino 35:

THE DEATH OF STALIN di Armando Iannucci (Francia, UK, 2017)

con la seguente motivazione: “Una scorribanda sorprendente, un flusso inarrestabile, un sarcasmo affilato e, verso la fine, un retrogusto dolente. Una rivisitazione di un pezzo di storia terribile stravolta nel comico (addirittura british) e sostenuta da una sceneggiatura classicamente compatta”.

PREMIO ACHILLE VALDATA

La Giuria, composta da Ilaria Ciravegna, Erica Cornaglia, Nicola Grande, Monica Mastandrea, Ivana Mecca, Marco Palpacelli, Alessia Scarsella lettori di “Torino7”, assegna il

•                     Premio Miglior film di Torino 35:

THE DEATH OF STALIN di Armando Iannucci (Francia, UK, 2017)

con la seguente motivazione: “Per aver affrontato con ironia e cinismo una drammatica pagina di storia”.

PREMIO AVANTI

La Giuria del Premio AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), formata da Giulia Esposito, Alessandro Uccelli e Andrea Zanoli, assegna il

•                     Premio Avanti 2017:

AL TISHKECHI OTI / DON’T FORGET ME di Ram Nehari (Israele, Francia, Germania, 2017)

con la seguente motivazione: “Per la capacità dell’autore e del suo cast di narrare la favola possibile tra due sognatori scombinati, costruita partendo da un’esperienza di prima mano con il disagio mentale, attraverso uno sguardo immersivo, che si astiene dal giudicare e ricorda, senza rinunciare ai toni ironici e perfino dark, il discrimine sottile che c’è tra «normalità» e «malattia»”.

PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI

La giuria della settima edizione del premio “Gli occhiali di Gandhi”, assegna il

•                     Premio Gli Occhiali di Gandhi ex aequo a:

TALIEN di Elia Mouatamid (Italia 2017)

BALON di Pasquale Scimeca (Italia 2017)

con la seguente motivazione: “Il viaggio forzato, in fuga dall’Africa, e quello volontario del ritorno in Marocco, ci restituiscono uno sguardo complementare su un tema cruciale che nessun cittadino europeo può più ignorare. Persone, affetti, storie rese con drammaticità e leggerezza laddove troppo spesso incontriamo solo numeri e stereotipi”.

Menzione speciale a:

A FÁBRICA DE NADA di Pedro Pinho (Portogallo, 2017)

con la seguente motivazione: “Per aver mostrato la difficoltà di un autentico processo democratico che diventa una reale opportunità nella ridefinizione condivisa dei valori e dei bisogni personali e sociali. Dimostrazione di un cinema che diventa strumento attivo di cambiamento”.

PREMIO INTERFEDI

La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Carlotta Monge (Chiesa Valdese), Anna Segre (Comunità Ebraica) e Beppe Valperga (Comitato Interfedi) attribuisce la quinta edizione de

•                     “Premio Interfedi – Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità”:

À VOIX HAUTE / SPEAK-UP di Stéphane De Freitas (Francia, 2017)

con la seguente motivazione: “Un atto di fede verso il potere della parola, strumento per superare contesti difficili e dare speranza per il futuro”.

Menzione d’onore a:

AL TISHKECHI OTI / DON’T FORGET ME di Ram Nehari (Israele/Francia/Germania, 2017) con la seguente motivazione: “Sottolinea magistralmente l’incontro tra due situazioni di disagio, con un’ottima interpretazione.”

Emanuela Martini, direttrice del Torino Film Festival, si è dichiarata soddisfatta di questa edizione, e ha già indicato le date per l’edizione 2018: dal 23 novembre al primo dicembre.

La principale incertezza per il futuro del Torino Film Festival è legata al Museo del Cinema che deve scegliere un nuovo direttore. «Si sarebbe già dovuto cominciare a lavorare. Ci sono arrivati gli inviti per Rotterdam e il Sundance Festival ma fino a che il Museo del Cinema che non ha ancora un direttore è difficile dire cosa faremo» dice la direttrice del TFF.

Il nodo principale è capire chi affiancherà la presidente Laura Milani, assente alla conferenza stampa finale, alla direzione del Museo nazionale del cinema.

«Entro due o tre mesi sarà deciso il nuovo direttore. A metà dicembre sarà pubblicato il bando per selezionarlo» cerca di rassicurare la direttrice pro tempore della Mole, Donata Pesenti.

Emanuela Martini però, è ottimista e afferma: «L’esperienza del Torino Film Festival è stata positiva per me perché ho imparato delle cose, ma penso anche di aver portato anche tanto a questa manifestazione in questi dieci anni e sarei felice di continuare perché ho ancora molto da dare».

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Fotogallery di Carlo Cretella

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