SUOR ANNA MARIA SCARZELLO “DONNA DELL’ANNO”

Dopo tredici anni, il primo premio va a una donna italiana. Finalista con Gisella Aschedamini e Albina Richard Maghabe

ALBA MERCOLELLA, 13.03.2014                                        FOTOGALLERY

Suor Anna Maria Scarzello intervistata dalla giornalista Alessandra FerraroAOSTA – Venerdì 7 marzo è stata designata la vincitrice della sedicesima edizione del premio internazionaleDonna dell’Anno” promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, con l’adesione del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Camera dei deputati e del Ministero degli affari esteri, in collaborazione con il Soroptimist international Club Valle d’Aosta. Il premio di 30.000 euro, destinati al proseguimento delle attività benevole, è stato assegnato a Suor Anna Maria Scarzello. Conduttrice della serata, svoltasi nella stupenda cornice del teatro Splendor di Aosta, è stata la giornalista Rai Alessandra Ferraro.

Suor Anna Maria Scarzello, nata a Tarantasca (CN) nel 1939, dal 1984 al 2003 si è impegnata a Chiapas (Messico) a favore dell’emancipazione delle donne. Si trova da alcuni anni in Siria, a Damasco, dove dirige la comunità delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”, con lo scopo di educare la popolazione sconvolta dalla guerra al rispetto dei diritti umani e alla pace. Lei è un simbolo di speranza per tutte le vittime di soprusi e violenze, soprattutto giovani, donne ed ammalati.

Il premio “Donna dell’Anno” nasce sedici anni fa per premiare la cultura di impresa solidale tra donne, promuovere l’istruzione femminile e riconoscere il loro impegno. Si sensibilizza così la comunità internazionale, diffondendo una cultura di pace e solidarietà soprattutto nei Paesi più poveri del mondo.

La Giuria, presieduta dal presidente del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta Emily Rini, ha motivato così il risultato del voto: «Abbracciando la vocazione religiosa, Suor Anna Maria ha preso tra le braccia il mondo facendosi carico delle sofferenze dell’umanità. Con azioni concrete ed estremamente innovative, ha alimentato la cultura dello sviluppo sostenibile tra gli Indigeni del Chiapas. Con dedizione e pragmatismo, ha fronteggiato l’emergenza sanitaria di un Paese come la Siria terribilmente segnato dalla guerra. Suor Anna Maria, missionaria mossa dall’amore di Dio, è donna di speranza e di solidarietà capace di infondere fiducia e coraggio.»

Notevole il risultato raggiunto dalla seconda prescelta, Gisella Aschedamini, che ha ricevuto il 49% dei voti. In Bangladesh, paese a maggioranza musulmana, ha combattuto a favore delle donne e contribuito all’alfabetizzazione del Paese. Ha creato una rete di solidarietà fra il Bangladesh e l’Italia, rendendo note le attività intraprese a favore delle donne. Ha svolto un’importante azione in ambito medico, creando strutture ambulatoriali per la formazione di uno staff medico in grado di operare autonomamente. Grazie a lei ed alla collaborazione con il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), i bambini hanno a disposizione medicine e beni di prima necessità. Ha ottenuto un premio di 10.000 euro.

Terza classificata Albina Richard Maghabe. Nata in una tribù ultra conservatrice, dove è ancora diffusa l’infibulazione e le “spose bambine” sono una realtà. Dopo aver subito l’infibulazione, è riuscita a scappare trovando appoggio dalle “Suore dell’Immacolata”. Tra mille difficoltà, è riuscita a diplomarsi ed ora si impegna a sostenere bambini e giovani attraverso la cultura, con un opera missionaria laica. Ha ricevuto un premio di 5.000 euro.

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle ha ricordato inoltre Lucia Bertolin, partigiana della 176^ Brigata Garibaldi, con questa menzione speciale «donna che ha lottato con coraggio accanto ai partigiani valdostani, in un’epoca dove l’uguaglianza di genere era lontana dall’essere riconosciuta, si è opposta all’oppressione fascista mossa dall’amore per la giustizia e per la Valle d’Aosta.»

Il Premio Soroptimist International Club Valle d’Aosta (2.500 euro), è stato assegnato dalla Presidente dell’Associazione, Margherita Garzino Trasino, alla cambogiana Mak Ravieng. Mak ha passato l’infanzia in un orfanotrofio, vivendo di stenti, ma è riuscita a diventare medico e adesso sta portando avanti un programma che ha fatto della scuola, della salute e dell’aiuto economico le sue “chiavi di successo”. Come Vice Presidente di ECPAT Italia (End Child Prostitution  and Trafficking) Mak istruisce i bambini, li difende e li protegge dai pericoli legati al mercato dello sfruttamento sessuale e della prostituzione minorile, aiutandoli a reinserirsi nella comunità e nel mondo lavorativo.

L’emozionante coinvolgente serata si è conclusa con l’esibizione della cantante valdostana Naïf Herin e dei gruppi del   Conservatoire de la Vallée d’Aoste, tra cui il Choeur des enfants diretto dalla Maestra Luigina Stevenin e il Quartetto di violini (Alessia Bertolami, Greta Minelli, Flavia Simonetti e Caroline Voyat), con al pianoforte Vivana Zanardo e Chiara Oberto.

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AOSTA – Premiazione Donna dell’anno 2014

NB. – Le immagini che seguono, sono ottimizzate per una visione con risoluzione di 1024 x 768 px

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