A DOMENICO GIANI  “LA STELE DELLA IENCA”

Il Comandante della Gendarmeria Vaticana riceverà il prestigioso premio il 5 Agosto nell’eremo del Gran Sasso prediletto da San Giovanni Paolo II

Alessandra Ferraro , 05.07.2018

ROMA – A San Pietro della Ienca, borgo medioevale di Assergi in provincia dell’Aquila, si respira la presenza di San Giovanni Paolo II. Non solo nel piccolo santuario che custodisce una sua preziosa reliquia, ma ovunque a partire dalla  contemplazione della catena del Gran Sasso, dove il Papa montanaro amava rifugiarsi in compagnia talvolta del suo amico, il presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Un luogo magico, incantato: qui il silenzio invita all’ascolto e alla preghiera.

Il mettersi in ascolto, oggi, purtroppo quasi dimenticato nella società contemporanea del rumore, del chiacchiericcio, delle parole troppo abusate, diventa invece a San Pietro della Ienca un bisogno esperienziale per ascoltare la natura, l’aria frizzantina, il suono del vento. Il tutto reso ancora più speciale da chi, come Pasquale Corriere con l’aiuto della sua famiglia, Irma, Franca, Augusto, accoglie ogni giorno i pellegrini che si recano sul luogo sacro per una preghiera o una breve pausa di riflessione. Il giardino di Pasquale negli anni è diventato un punto di ritrovo culturale e letterario unico e suggestivo, nel segno proprio dell’Associazione Giovanni Paolo II.

San Pietro della Ienca è stato un luogo simbolo del cammino di San Giovanni Paolo II. Proprio all’uomo che con spirito di fedeltà, servizio e sacrificio gli è stato più vicino, viene attribuito quest’anno il Premio Internazionale “La Stele della Ienca”. Si tratta di Domenico Giani, 52 anni, aretino, Comandante della Gendarmeria Vaticana. Lo si può a giusto titolo definire l’angelo custode di tre pontefici: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco.

È stato ufficiale della Guardia di Finanza e ha lavorato per i Servizi segreti italiani. Da oltre sedici anni fa parte della Gendarmeria Vaticana e da nove ne è il Comandante generale.

Un’attività delicatissima di sicurezza della persona del Santo Padre, ma anche d’intelligence con missioni internazionali in tutto il mondo. Tra le innumerevoli operazioni portate a termine con successo, si segnala la firma di un patto di non aggressione siglato, grazie all’intervento del Comandante Giani, tra gruppi armati di matrice islamica e cristiana a Bangui, la martoriata capitale della Repubblica Centrafricana, che ha contribuito a far sì che la visita di Papa Francesco e l’apertura dell’Anno Giubilare in Centrafrica, si svolgesse senza incidenti. Accordo che vige ancora oggi, grazie all’operazione d’intelligence del Comandante Domenico Giani.

Fedeltà al Papa, nella e con la Chiesa, “Fides et Virtus” è il motto della Gendarmeria Vaticana. Una storia di carità e di solidarietà che il Comandante Giani incarna ogni giorno nel suo impegno quotidiano, puntellato di fatiche, di sacrifici, di grande spirito di dedizione e di passione per il bene altrui. Uno spirito che si esprime nella profonda devozione al protettore e patrono, l’arcangelo Michele, l’angelo guerriero, in perenne lotta contro il demonio.

«La Gendarmeria Vaticana – ha detto Papa Francesco – simboleggia e realizza mirabilmente le funzioni di vigilanza che da duecento anni sono svolte al servizio del successore di Pietro. Invoco sull’intero corpo la materna protezione della Vergine Maria e del patrono San Michele, affinché sostengano ciascuno nell’adempimento fedele del proprio servizio, sorreggendo tutti specialmente nei momenti della fatica e della prova».

Il Comandante Domenico Giani riceverà il prossimo 5 agosto il Premio Internazionale “La Stele della Ienca, assegnato ad illustri personalità che s’impegnano nella promozione della cultura, della solidarietà, della ricerca sempre nel ricordo e nel nome del grande Pontefice San Giovanni Paolo II a cui è dedicata l’antica Chiesetta medievale di San Pietro della Ienca. Una scelta, quella di assegnare “La Stele della Ienca” a Domenico Giani, alquanto significativa perché “ogni giorno il Comandante della Gendarmeria Vaticana unisce alle parole l’azione e soprattutto si fa guidare dal suo cuore grande e generoso verso chi incontra nel suo cammino”.