AIUTIAMO I DISABILI AD USCIRE DAL NIDO

L’associazione GRAMA ha bisogno del nostro aiuto

APRILE 2005

GIANNI FERRARO

«Accomunare e valorizzare le diversità» riferite in particolare alle persone più deboli “diversamente abili” è lo spirito di fondo che anima l’associazione G.R.A.M.A, ovvero gruppi di auto mutuo aiuto, il cui operato è stato particolarmente apprezzato dal nostro vescovo monsignor  Arrigo Miglio durante una recente visita alla sede (tel. 0125234364 / 3407026283) di via Perotti 15 ad Ivrea nel quartiere Bellavista.

L’associazione, nata nel 1999 su iniziativa dei familiari di persone disabili per aiutarsi reciprocamente, si è via via sviluppata con l’adesione di altri gruppi comprendenti diverse categorie di dolore: non solo disabili di natura fisica ma anche normalissime donne, mogli e mamme, che nel passaggio all’età della menopausa possono essere soggette a varie forme di depressione. La GR.A.M.A ha così esteso il proprio raggio d’azione svolgendo un ruolo importante nel coinvolgere Enti ed Associazioni di volontariato per dare un aiuto concreto a queste dolorose realtà, che hanno un forte impatto sulla nostra vita relazionale e sociale.

Dice infatti Mariolina Fornero: «Hanno ancora molta paura nel farsi avanti ed allora tendono a nascondersi rimanendo nell’anonimato: in tal modo però i ragazzi non possono essere aiutati, si sentono ancor più soli e questo accresce il loro stato di emarginazione e di sofferenza. La socializzazione è infatti l’elemento curativo basilare per la loro crescita interiore: bisogna sensibilizzare le scuole, i giovani e tutte le persone di buona volontà affinché si rendano disponibili a trascorrere qualche momento di condivisione partecipata per una graduale integrazione nella società».


L’obiettivo primario dell’associazione è quindi “fare qualcosa subito” per questi ragazzi meno fortunati ed anche “fare qualcosa per il dopo di noi” cercando una risposta sicura alla domanda sempre più ricorrente: cosa e come faranno questi ragazzi quando i genitori non ci saranno più? Di qui nasce l’innovativo progetto Fuori dal nido che l’asociazione si propone di realizzare per consentire loro una vita quasi normale in case famiglia o piccole comunità alloggio.

È indubbiamente un progetto molto ambizioso di grande portata che richiede l’intervento congiunto delle Istituzioni, attualmente limitato a dare sostegno alla famiglia che deve farsi carico del figlio in casa il più a lungo possibile; è necessario invece operare in sinergia per consentire ai disabili di acquisire il massimo livello di autonomia in funzione delle proprie capacità garantendo così il distacco graduale dalle rispettive famiglie e la possibilità di una vita sociale autonoma in case alloggio, anche se assistita da volontari e operatori qualificati.

«Si parla tanto in questa nostra società di una migliore qualità della vita… –  afferma Mario Galleri, presidente dell’associazione GR.A.M.A –  cerchiamo allora in primo luogo di aiutare questi nostri figli più bisognosi, che a maggior ragione necessitano della nostra solidarietà ed hanno tutto il diritto di ricevere quello che si può dare per rendere più vivibile e normale la loro esistenza, per quanto possibile integrata nella società e non annullata dal ricovero negli Istituti».

E aggiunge: «Abbiamo bisogno di tanti nuovi amici, che ci auguriamo vogliano incontrarci, anche solo per un breve istante e per ricevere in dono il nostro giornalino “Il Melograno”, durante la giornata di sabato 7 maggio. Saremo ad attendervi calorosamente presso la bancarella allestita dalla GR.A.M.A nello spazio antistante il negozio di ottica “Pecora” a Porta Vercelli ad Ivrea».