ARMANDO BONAIUTO E LA LEZIONE SULLE ATTIVITA’ DEL SEGRETARIATO SOCIALE DELLA RAI

 

TORINO- C’era, qualche anno fa, uno spot televisivo che conteneva la frase “vi stupiremo con effetti speciali”. Gianni Ferraro, direttore del Corso di Giornalismo on line della Facoltà di Lingue di Torino, ha fatto sua questa frase ed ha calato uno dei suoi assi facendo intervenire presso la Fondazione Carlo Donat- Cattin, sede del Corso, Armando Bonaiuto allo scopo di presentare l’importante attività del Segretariato Sociale della RAI. 
Armando Bonaiuto è innanzitutto un comunicatore. Lo si è capito subito, da come ha catalizzato la platea coinvolgendo tutti i presenti in una specie di tavola rotonda il cui tema avrebbe potuto essere “La comunicazione sociale: dire tutti per dare di più a tutti”. Un messaggio finalizzato alla sensibilizzazione della coscienza umana verso problematiche sociali è frutto di un’intensa attività. Il lavoro di backstage è infatti molto complesso: si deve studiare cosa dire, come e a chi indirizzarlo, se usare un linguaggio forte o soft, se preferire lo spot televisivo al messaggio radiofonico. Torino in tutto ciò ha un ruolo di primo piano in quanto è sede primaria di produzione di tali messaggi pubblicitari grazie all’accordo di collaborazione stipulato fra la RAI e il Ministero delle Comunicazioni; inoltre, nella capitale subalpina si è creato l’Osservatorio di Comunicazione Sociale costituito da psicologi, sociologi e antropologi.
Dopo aver illustrato alcuni aspetti teorici della comunicazione sociale Armando Bonaiuto ha illustrato agli studenti alcuni filmati pubblicitari su svariegate tematiche sociali: dalle campagne di prevenzione contro l’AIDS e l’HIV a quelle di difesa dell’ambiente, e anche spot su problemi e disagi che a volte vengono volutamente ignorati o trattati in modo superficiale, quale ad esempio il problema delle malattie per denutrizione e malnutrizione presenti nei paesi sottosviluppati del terzo mondo. E’ al bene sociale che si guarda nella realizzazione e programmazione di tali messaggi. 
E la testimonianza di Bonaiuto, come si evince dal suo stesso cognome, non è assolutamente casuale!

 

Michelangelo Abrate
Corso giornalismo on–line Facoltà di Lingue
Fondazione Carlo Donat-Cattin