CHIARA CASTELLANI  È  LA “DONNA DELL’ANNO”

La missionaria laica  riceve a Saint Vincent l’ambito riconoscimento  per il lavoro di medico svolto nella Repubblica Democratica del Congo.

DICEMBRE 2001

ALESSANDRA FERRARO

SAINT VINCENT – Il premio internazionale «Donna dell’Anno» è assegnato a Chiara Castellani, per il suo esemplare impegno di medico chirurgo nelle povere terre africane. Splendido esempio di totale dedizione alla missione umanitaria più importante: la vita altrui. Finaliste al prestigioso riconoscimento erano Themina Durrani, per la sua intrepida lotta a favore dell’emancipazione delle donne senza rinunciare alla cultura islamica, ed Elisa Springer, per la sua straordinaria testimonianza di schiavitù e di deportazione.

Promosso dalla Regione Valle d’Aosta in collaborazione con Soroptimist, Fondazione CRT e RAI, il premio internazionale «Donna dell’Anno» è  nato nel 1998 con l’obiettivo di dar luce alle donne che si sono particolarmente distinte nel difendere  i diritti fondamentali delle persone ed i valori d’identità culturale dei popoli.

Dal 1998 ad oggi,  dieci sono le figure che emergono per il loro vissuto. Tre sono state premiate: la kurda Leyla Zana, in carcere dal 1994 ad Ankara, le italiane Maria Maniscalco e Francesca Zuccai, l’una combattente della mafia e l’altra dedita agli emarginati della periferia di Roma. A loro si aggiungono Teresa Cordopatri dei Capace, Salima Ghezali, Vjosa Dobruna, Nutir Peled Elenhan, Soeur Emmanuelle, Mehrangiz Kar e Tina Fosseret.

Donne diverse per nazionalità, estrazione sociale e culturale, accomunate dal coraggio, dalla passione e dalla determinazione. Poter ascoltare la loro esperienza, conoscere la loro storia è motivo di orgoglio e di stimolo per guardare, con occhi attenti e cuori pronti all’azione, il mondo delle ingiustizie e delle sopraffazioni.