“FESTEGGI…AMO L’ESERCITO” CON “UN ESERCITO DI SPORTIVI”

L’evento ha avuto come protagonisti il Senso del Dovere, la Forza d’Animo e lo Spirito di Sacrificio, virtù proprie dei militari dell’Esercito Italiano

Principia Bruna Rosco, 21.05.2015 

MILANOPer celebrare degnamente la nostra Forza Armata e l’unificazione del popolo italiano, il 19 maggio 2015, in occasione del 154° Anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, presso il Teatro Dal Verme di Milano, ha avuto luogo la IX Edizione di “Festeggi…Amo l’Esercito“, realizzata a cura dell’U.N.U.C.I. “Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia”, dell’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate, e dell’Associazione “Amici di Palazzo Cusani”, con il patrocinio di Regione Lombardia e della Città Metropolitana, Comune di Milano.

Il tema di quest’anno èUn Esercito di Sportivi” e l’evento, che ha avuto come protagonisti il Senso del Dovere, la Forza d’Animo e lo Spirito di Sacrificio, virtù proprie dei militari dell’Esercito Italiano, sottolinea il contributo della Forza Armata all’unificazione del popolo italiano e, quindi, rappresenta uno dei momenti più significativi della Forza Armata in Lombardia. Durante la manifestazione, pertanto, c’è stata la premiazione di studenti vincitori del Concorso Scolastico Provinciale dal titolo “Un Esercito di Sportivi”.

In occasione diFesteggi…Amo l’Esercito 2014”, il Comando Militare Esercito Lombardia, consapevole di essere nella città di quelle gloriose Cinque giornate”, che costituirono il lievito del movimento per l’indipendenza dell’Italia, ricorda i Caduti di tutti le guerre e di tutti gli eserciti. Ricorda, soprattutto, i militari italiani che operano all’estero in favore della pace, della democrazia e della sicurezza possibile in quella Patria più grande che è l’umanità, tra i quali i due Marò del San Marco che ancora non sono stati restituiti al proprio Paese, alla propria famiglia, al proprio Reparto.

La serata è iniziata con i saluti di rito del Generale di Brigata Antonio Pennino, Comandante Militare Esercito Lombardia che ha poi speso molte parole di gratitudine per i tutti i ragazzi in uniforme che, in Patria o fuori dei nostri confini, tengono alto l’onore e il Tricolore d’Italia.

154 anni or sono – ha esposto il Generale Penninocon una breve nota a firma del Generale Manfredo Fanti, nasceva l’Esercito Italiano. Da allora, la sua storia si compenetra e si fonde con quella dell’Unità Nazionale, tanto che le due vicende risultano inscindibili. E’ un Esercito al servizio della Nazione per la quale ha fatto e continua a fare tantissimo. Desidero in questa occasione porre l’accento su tre aspetti importanti che la Forza Armata ha portato avanti, con successo, nella nostra regione: l’operazione “Strade Sicure”, il “Progetto Legalità” e le attività a favore del ricollocamento, nel mondo del lavoro, del personale che ha risolto il proprio contratto di servizio. L’operazione “Strade Sicure”, dove rilevante è l’impiego della Forza Armata, in special modo qui a Milano in occasione di EXPO. Il “Progetto Legalità”, concepito e sviluppato già da due anni a favore delle compagini studentesche, ha visto, da gennaio ad ora, oltre 500, tra insegnanti ed alunni di prestigiosi Istituti Scolastici, prendere parte, presso la Sede di Palazzo Cusani, a conferenze-dibattito su insorgenza e prevenzione del delinquere e del fenomeno criminoso nei suoi variegati e multiformi aspetti. Gli incontri sono stati tenuti, di volta in volta, da personale dell’Esercito insieme a Magistrati, Avvocati, Funzionari ed Ufficiali delle Forze dell’Ordine.

In merito alle assunzioni di personale in congedo, per termine contratto con la Forza Armata, ebbene queste sono decuplicate, rispetto anche solo allo scorso anno; ciò grazie al capillare lavoro di un qualificato staff, all’uopo preposto, che ha saputo creare, mantenere ed incrementare relazioni e contatti con aziende di differenti comparti. Infine, stiamo lavorando per creare una forza di lavoro– ha continuato il Generale – bisogna, pertanto, guardare all’Esercito come opportunità di impiego nella società civile. Inoltre, come Regione, grazie all’Expo, abbiamo provveduto a ricollocare nell’ambito delle Forze di Polizia i giovani che avevano terminato il servizio militare. Inoltre, abbiamo provveduto ad aumentare la professionalità delle Forze Armate  che stanno procedendo a raccogliere tutta la documentazione archiviata al Centro Documentale per renderla facilmente consultabile”.

Sul palco è stato chiamato il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Marchiò, Comandante del NATO Rapid Deployable Corps-Italy (NRDC-ITA), che ha affermato che le Forze Armate ora hanno un ruolo internazionale molto importante e che, recentemente, hanno raggiunto un grado elevato di professionalità, pertanto, nell’ambito dell’alleanza è in grado di gestire le operazioni non solo a carattere militare. Il Generale Marchiò ha sottolineato “Quest’anno, per garantire la sicurezza nell’area milanese adibita all’esposizione universale Expo, si sono aggiunti più di 1.800 uomini e donne dell’Esercito Italiano che, in tutte le manifestazioni hanno sempre dimostrato di essere cittadini “in uniforme” che rendono fiera l’Italia tutta. Dovere e lealtà sono sentimenti che permettono loro di portare a termine i compiti assegnati, onorando il Tricolore d’Italia in Patria e in tante aree del Mondo anche a rischio della propria vita e con lo spirito di chi, quando il proprio Paese chiama, è sempre presente. L’Esercito, dunque, si conferma strumento fondamentale per la sicurezza nazionale e, nel contesto delle iniziative della comunità internazionale cui l’Italia partecipa, strumento di affermazione di valori di pace, nella consapevolezza che soccorrere chi è privato dei propri diritti fondamentali è preciso dovere morale di ogni paese civile.

La direzione artistica dell’evento è stata affidata alla splendida Donata Berger, Presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Cusani, la Produzione a cura della brava Giusy Laganà, la Regia allo straordinario Regista Daniele Monachella. La conduzione è stata affidata alla bella e brava giornalista Sabrina Pieragostini e al valente giornalista sportivo Gian Luca Rossi, Maggiore della riserva selezionata, che hanno splendidamente condotto la serata, coinvolgendo emotivamente il pubblico.

Sotto la sapiente direzione artistica di Donata Berger, hanno partecipato alla serata la cantante e atleta Annalisa Minetti, l’attore e cabarettista Max Pisu e lo showman Dario Ballantini. Tutti artisti che si stanno dedicando con impegno al progetto solidale, organizzato dall’Associazione “Fare X Bene – Onlus”, per contrastare il fenomeno del bullismo, anche cibernetico, tra i ragazzi e nelle scuole.

In questa occasione, ancora una volta, abbiamo assistito alle divertenti esibizioni del simpatico Max Pisu, abbiamo goduto delle belle canzoni di Annalisa Minetti che ha anche cantato l’emozionante canzone “Caruso” dell’indimenticabile Lucio Dalla insieme al noto e bravissimo showman Dario Ballantini che poi ha cantato parecchie canzoni sempre del cantautore.

Il Generale Giovanni Fantasia, Presidente dell’U.N.U.C.I., anche quest’anno, ha provveduto ad una raccolta fondi tra i soci e donato all’Associazione “Fare X Bene – Onlus” un assegno di Euro 2.000,00.

Al progetto, supportato dal Comando Militare Esercito “Lombardia”, si sono aggiuntil’Istituto Tecnico – Liceo Aeronautico “Antonio Locatelli” di Bergamo e la Fanfara dei Bersaglieri “Luciano Manara” di Milano che, come sempre, ci ha mandato in visibilio con la loro straordinaria esibizione musicale.

Per celebrare la ricorrenza, hanno partecipato numerose autorità civili e militari della città di Milano e, durante la serata, che si è svolta in uno scambio reciproco di valori e solidarietà, sono stati consegnati gli “Ambrogini dell’Esercito” a persone benemerite o enti che si sono distinti, nell’ultimo anno, per attività all’interno dell’Esercito, o per l’Esercito, nel territorio lombardo: Luca Artioli, artista; Ferruccio De Bortoli, già Direttore del Corriere della Sera; Camillo De Milato, Presidente della Fondazione Asilo Mariuccia, già Generale di Brigata e Comandante Militare Esercito Lombardia; Giancarlo Mazzuca, Direttore de “Il Giorno”; Fatna Maraouie, atleta olimpica dell’Esercito, Caporal Maggiore Scelto; 1° Reggimento Trasmissioni di Milano. I premi sono stati consegnati da personalità già benemerite quali la dottoressa Beatrice Trussardi, la dottoressa Claudia Buccellati, il prof. Franco Ascani, il dottor Piero Amos Nannini e il dott. Filippo Grassia.  

Durante la serata sono stati premiati gli studenti vincitori del Concorso Scolastico Provinciale dal titolo “Un Esercito di Sportivi per le categorie twitt, bozzetti artistici e video clip messi in palio dal Tour Operator “Navigando validi per vacanze studio all’estero e si sono alternati amici grandi e piccoli per condividere questi Valori con tutti i presenti.

Al termine di una gradevole danza tenuta dalle allieve dell’Istituto Aeronautico-Liceo ScientificoAntonio Locatellidi Bergamo che metteva in risalto l’Esercito Italiano, inaspettatamente, sul palco è stata chiamata la celebre ballerina Carla Fracci, sempre bellissima ed eterea, da tutti applaudita, che si è congratulata con il Generale Pennino per la perfetta organizzazione della serata e con la bravissima maestra di danza per aver creato una così magnifica coreografia

In questa occasione, è stato dato ampio risalto ai cento anni del Patronato per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate attraverso la consegna di un attestato.

Il pubblico, orgoglioso del nostro Esercito, ha apprezzato il contributo che esso dà alla propria città con grande professionalità tramite l’operazione “Strade Sicure”, pertanto, ha fatto sentire la propria vicinanza con un lungo applauso, facendo testualmente esplodere il teatro.

È stata una serata di musica e premiazioni per celebrare la ricorrenza che sottolinea il contributo della Forza Armata all’unificazione del popolo italiano. In uno scambio reciproco di valori e solidarietà la serata ha avuto come protagonisti: il Senso del Dovere, la Forza d’Animo e lo Spirito di Sacrificio, virtù proprie dei militari dell’Esercito Italiano.

Il Generale Pennino, ha concluso l’evento ringraziando il pubblico che è sempre vicino all’Esercito Italiano, rivolgendo un grato pensiero ai nostri ragazzi che, impegnati in difficilissimi teatri operativi per la pace e la concordia tra i popoli, si fanno portatori di quei valori in cui da sempre il nostro popolo si riconosce.

L’Esercito Italiano, uno dei maggiori simboli dell’Unità Nazionale, ha celebrato i suoi 154 anni di storia con i cittadini di Milano e, per questa significativa serata, il Teatro Dal Verme ha registrato il tutto esaurito con più di 1.500 spettatori.

Foto per gentile concessione del Comando Militare Esercito Lombardia

{photogallery}images/stories/Fotogallery2015/Esercito{/photogallery}

LA STORIA:

Centocinquantaquattro anni fa, esattamente il 4 maggio del 1861, un brevissimo e semplice ordine, classificato “nota” secondo la terminologia dell’epoca e contraddistinto con il numero 76, prescriveva testualmente: “… da ora in poi, il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda”. Come dire che l’Esercito perdeva la sua connotazione dinastica per diventare un’istituzione di tutto il popolo italiano. Sono trascorsi centocinquantaquattro anni da quel giorno: un tempo assai breve per un Paese come il nostro che ha il privilegio di poter misurare a millenni la propria storia. Eppure, nel celebrare questa ricorrenza, ci si sente presi da un senso di profonda emozione, giacché il significato di quella data e di quell’atto trascende il valore intrinseco del tempo. Infatti, se sul piano storico la nascita ufficiale dell’Esercito Italiano ha i caratteri conclusivi della fine del ciclo risorgimentale, sul piano morale, invece, è un punto di partenza, non epilogo ma promessa che è stata mantenuta.

Infatti, italiani provenienti da tutta la Penisola, fusi nella Divisone dell’Armata Sarda o incorporati nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, sia pure virtualmente, diedero corpo all’Esercito Nazionale addirittura prima che nascesse ufficialmente la Nazione. E furono proprio i lombardi, poi i toscani e gli emiliani, provvisoriamente incorporati nell’Esercito della Lega dei Ducati centrali che avevano scelto l’annessione al Piemonte, che andarono a rinforzare l’Armata Sarda prima, il giovane Esercito Italiano dopo. Ma quel 4 maggio 1861 non era, come si diceva, soltanto un punto di arrivo; era anche un punto di partenza per un lungo cammino, durante il quale la vita del nostro Esercito si è identificata esattamente con quella del Paese. È stato un cammino arduo, non privo di delusioni, di amarezze, di giornate di dolore e di sconforto. Purtroppo, è inevitabile che quanto più elevato sia lo scopo da perseguire, tanto maggiore debba essere la somma dei sacrifici da sopportare. È un preciso dovere, dunque, ricordare alle giovani generazioni, le dure tappe di questo cammino: Custoza, Adua, Caporetto, El Alamein, la ritirata di Russia e le sanguinose fasi della Guerra di Liberazione. Ma l’Esercito, come il popolo che lo esprimeva, seppe sempre risorgere dalle sventure perché si era rinsaldato quel vincolo spirituale che faceva dell’Italia una Nazione.