GIUSEPPE BOSIO: MOSTRA DI UN PITTORE ROMANTICO DELL’800.

La creatività di Bosio, dunque, pur facente parte dell’800/900, appartiene al mondo di un’arte moderna e senza tempo.

PRINCIPIA BRUNA ROSCO, 10.11.2012

Mercoledì 7 novembre 2012, presso il Circolo Ufficiali dell’Esercito Militare di Torino, si è inaugurata una interessante mostra antologica di pittura in omaggio a un pittore romantico dell’800 piemontese: Giuseppe Bosio, che resterà aperta fino al 18 novembre 2012 –  Martedì-Sabato 9,00-12,00/14,00-19,00 – Domenica 9,00-12,00/14,00-18,00 – Lunedì chiuso.

La mostra, curata dal dott. Vittorio G. Cardinali, coordinata da Carlo Alberto Bosio, è stata patrocinata dall’Associazione Immagine per il Piemonte, dalla Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino con la collaborazione del Circolo Ufficiali dell’Esercito Militare di Torino, VSSP Centro Servizi per il Volontariato.

Ha introdotto il Presidente dell’Associazione Immagine per il Piemonte, Vittorio G. Cardinali che ha ringraziano Adriano Bosio, Giorgio Bosio, Claudio Farina, Silvia Farina Anglesio, passando poi la parola alla storica dell’arte dott.ssa Claudia Ghiraldello,  iscritta all’Albo dei Periti ed Esperti d’Arte del Tribunale di Biella, che ha magistralmente presentato la mostra. La Ghiraldello, già nell’invito, aveva fatto trascrivere queste eloquenti frasi che Schaub-Koch aveva espresso per Bosio: “…nella sua pittura v’è qualche cosa di estremamente originale e di spontaneo, ed essa evoca l’insieme dei migliori maestri senza precisarne nessuno” – “Egli è un ritrattista eccellente: in tutte le sue opere, si può dire, è notevole un’impronta personale singolarissima. È l’artista che interessa e che s’impone, senza chiasso e senza imbonitori”, mentre in sala si è così espressa: Bosio, sin da bambino palesò la passione per la pittura. Tale vocazione lo portò a lasciare la casa dei genitori in Genova per inseguire il suo sogno a Torino. Con molti sacrifici si diplomò all’Accademia Albertina, con i  maestri  Giovanni Guarlotti, Paolo Gaidano e  il famoso Giacomo Grosso, per poi laurearsi.

Il padre, che aveva in serbo ben altre aspettative per il figlio, non tollerava  che si perdesse in quell’attività che, tuttora, molti credono non poter essere redditizia.

Prima di diventare noto, Giuseppe dovette affrontare molte difficoltà; riuscì ad entrare nel Dizionario illustrato dei Pittori, Scultori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei del Comanducci, sul cui primo volume della terza edizione (1962), oltre alla presentazione critica di lui, si trovano due belle riproduzioni di quadri entrambi consistenti in ritratti: l’uno della figlia Nicoletta, l’altro di una testa di filosofo.

L’artista Bosio- continua la Ghiraldello – per tecnica sagace e solido impianto, appartiene a quella generazione di pittori per i quali sarebbe risultata una cattiva azione la benché minima alterazione della realtà visiva. Bosio rappresenta il suo tempo sinceramente cantandolo. Si basa sul divisionismo, ma lo rivisita in chiave personale per maggior sintesi formale. La sua è una interpretazione schietta, per nulla cerebrale, della realtà, realtà che diventa poesia giacché il filo conduttore dei suoi lavori è essenzialmente l’emozione”.

Una lode va senz’altro data all’Associazione Immagine per il PiemonteVia Legnano 2/b – Torino – tel. 335 216045 – 345 0536937 www.immagineperilpiemonte.itinfo@immagineperilpiemonte.it, per aver allestito con esemplare cura questa importante mostra di un grande Maestro dell’Arte, il quale, secondo il mio parere, è un caposcuola dell’800/900.

Per tale rilevante evento, le sale dello splendido Circolo Ufficiali dell’Esercito Militare di Torino erano gremite di gente.  Tra le personalità e personaggi illustri intervenute: il giornalista prof. Gianni Ferraro del giornale on line ILVIDEOGIORNALE.IT, Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour, Presidente del Premio di Cultura L’Arcangelo, il direttore del Circolo Ufficiali Col. Greco, Gen. C.A. Franco Cravarezza, già comandante Regione Militare Nord, con la Signora Dome, Carlo Maria Braghero vicepresidente del Gruppo Croce Bianca, Cinzia Rej, responsabile Reale Basilica di Superga, Cristina Vernizzi dell’Associazione Mazziniana Italiana, Giovanna Giacobello Bernard già direttrice della Biblioteca Reale di Torino, Roberto Favero presidente dell’Associazione Costantino Nigra, la scrittrice Elena Cappellano, Bruno Dotta già Capo del Cerimoniale della Presidenza della Commissione Europea (Bruxelles) e Signora Giovanna.

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Foto Reportage di © Carlo Cretella – 7 Novembre 2012

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