VOLA ALTO LA FONDAZIONE “ASILO MARIUCCIA” CON IL GENERALE  CAMILLO DE MILATO

Attua innovativi  percorsi educativi finalizzati ad un buon inserimento sociale degli ospiti

Principia Bruna Rosco, 24.04.2015

MILANO – Sono passati tre anni dal 10 maggio 2012 quando il Generale Camillo de Milato è stato nominato Presidente della Fondazione Asilo Mariuccia. Un impegno concreto con l’obiettivo di cambiare le cose, per migliorare e valorizzare le preesistenti e tanti progetti da sviluppare.

Infatti l’instancabile Presidente, è sempre in prima linea per tessere senza soste una rete di aiuti che gli vengono concessi grazie alla sua proverbiale morale.

Presidente, mi può parlare quando e com’è nata questa Fondazione?  “Nel 1902 Ersilia Bronzini Majno, dopo il trauma subito per la morte della figlia Mariuccia, assieme ad alcune sue amiche, fondò un istituto, dedicato alla figlia, per il recupero delle bambine e delle adolescenti “traviate”, vittime cioè di violenze sessuali, o già avviate sulla strada della prostituzione. Ersilia, è stata una delle protagoniste dell’emancipazionismo milanese di fine Ottocento impegnata a favore dei ceti più disagiati. E’ stata tra le fondatrici dell’Unione Femminile Nazionale, per garantire il voto alle donne. Inoltre, si occupò per tutta la vita dei problemi legati alla delinquenza minorile, soprattutto puntando sul reinserimento sociale delle giovani fanciulle attraverso la formazione e il lavoro. Diresse l’Asilo Mariuccia sino alla morte, avvenuta nel 1933”.

La Fondazione ha scopo di lucro? “No, opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale e offre assistenza socio-assistenziale alle mamme con bambini e/o minori soli in difficoltà. Le strutture sono tutte di proprietà della Fondazione”.

Questa Fondazione che ruolo svolge nel campo dell’assistenzialismo?  “Accoglie, educa, forma ed accompagna bimbi assieme alle loro mamme o minorenni soli, vittime di maltrattamenti o abusi”.

Quindi li formate anche per avviarli al lavoro? “Sì. Ed è il nostro fiore all’occhiello. Le mamme, attraverso convenzioni con il Comune di Milano, Croce Rossa e Società Umanitaria, hanno la possibilità di frequentare corsi di lingue ed informatica, taglio e cucito, pasticceria. I minorenni, dopo il 16° anno, perché devono obbligatoriamente frequentare i corsi scolastici, vengono inseritinel “Laboratorio di Educazione al Lavoro”. Abbiamo una consulente per la formazione al lavoro, Anna Frigeri, di grande competenza.

Mi parli di questo Laboratorio. “Viene praticata “l’ortocultura”, che si basa sui lavori di giardinaggio e piccoli altri lavori. Questa pratica, attraverso l’educazione alla puntualità, gerarchia, impegno, ha raggiunto il 98% di successi per la percentuale di inserimenti in tirocini aziendali dei minorenni nel mondo lavorativo”.

Quante persone riuscite ad accogliere? “Al momento abbiamo 110 mamme con bambini e minorenni soli. La presa in carico avviene su segnalazione dei Servizi Sociali dei Comuni o dei Tribunali dei Minorenni”.

Cosa sono le Comunità di Prima Accoglienza? “Sono ampie strutture aventi la presenza di un educatore h24, sette giorni alla settimana. Queste Comunità sono luoghi di sostegno, condivisione e solidarietà reciproca e, cosa importante, consentono di riprendere possesso della propria vita. Ogni Comunità accoglie dieci tra mamme e bambini, o dieci minorenni”.

Sono diversi dagli Alloggi per l’Autonomia? “Si, questi sono appartamenti destinati a mamme con disagi meno gravi, che vivono in semi-autonomia, e che fanno già dei lavori part-time.

Ogni Appartamento offre accoglienza a cinque mamme e bambini, o a tre minorenni soli”.

Qual è la formazione degli educatori?  “Sono laureati in Scienze dell’Educazione seguiti da una équipe guidata dalla prof.ssa Susanna Mantovani, attraverso un protocollo di collaborazione con l’Università Bicocca. L’azione dell’Educatore è fondamentale, perché si rivolge a chi ha bisogno di essere ascoltato, aiutato ed accompagnato, ciascuno dei quali è profondamente diverso dagli altri, perché porta con sé valori, risorse e bisogni propri”.

Nella Fondazione ci sono “Volontari”? “Sì. Vi è un gruppo diretto da Marinella Boverio Navarrini che interviene nelle attività complementari alle funzioni specifiche dell’Educatore. Per esempio, nel doposcuola dei bimbi”.

Ci sono co/protagonisti che hanno un legame con la Fondazione? “Sì. L’Associazione “Amici dell’Asilo Mariuccia”, formata da persone con professionalità trasversali, attraverso il coordinamento di Jole Milanesi, supporta la Fondazione per fund-raising, sensibilizzazione ed informazione”.

Mi risulta che la Fondazione ha una rete formidabile. “Sì. Siamo gemellati con la Croce Rossa-Delegazione di Milano, Società Umanitaria e Pane Quotidiano. Inoltre abbiamo protocolli e convenzioni con tante strutture importanti”.

Cosa rappresenta per Lei la Fondazione? “Una grande sfida, un’importante opportunità per dare aiuto a persone bisognose di essere sostenute per poi renderle autonome. Infatti, aiutando le mamme o i neo-maggiorenni a trovare un lavoro, significa ridare loro la completa dignità”.

Da chi è concretamente aiutato in questo difficile e gravoso compito? “Dal mio Direttore Generale Maurizio Faini e dal Consigliere Delegato Silvia Gardino, ambedue di grande professionalità e competenza. Ma questi risultati sono ottenuti dalla “Squadra” completa. L’Ambrogino ottenuto a dicembre 2014 dal Comune di Milano è merito di tutti”.

Con la straordinaria forza di cambiamento, generata anche dalla grande esperienza che ha avuto nel Mondo Militare dove ha svolto un ruolo di vertice quale Comandante Militare Esercito Lombardia, il Presidente Camillo de Milato sta dimostrando che le cose possono cambiare in meglio e che il cambiamento ha avuto una ricaduta pratica e positiva sulla vita dei protagonisti di esperienze difficili che non erano in grado di sostenere senza il concreto aiuto della Fondazione “Asilo Mariuccia”.

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Per chi volesse concretamente aiutare il nostro prossimo, può fare qualche donazione e/o destinare il 5 per mille sulla dichiarazione dei redditi a questa particolare Fondazione: 

Foto di ALBUMITALIA – http://albumitalia.it/w0apita000it0.htm

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