A TORINO IL DECIMO SALONE DEL GUSTO E TERRA MADRE

Tutti a bordo dell’Arca del Gusto in questa edizione dedicata alla tutela della biodiversità e all’agricoltura familiare

FABIO TERRANOVA, 20.09.2014

TORINO Dal 23 al 27 ottobre Torino sarà pervasa dalla gastronomia internazionale. Torna presso gli stabilimenti del Lingotto Fiere e Oval il Salone del Gusto e Terra Madre a cadenza biennale.

Il Salone promette grandi sorprese considerati la complessa storia e l’enorme successo delle edizioni precedenti. Nasce nel 1996 a Torino presso l’ex-fabbrica del Lingotto, organizzato dall’allora decennale Slow Food Italia (www.slowfood.com). Si lancia il progetto Arca del Gusto – per catalogare i prodotti a rischio – e si sperimenta un innovativo format di educazione e promozione alimentare.

Per la prima volta un evento fieristico si occupa delle piccole produzioni agricolo-alimentari. Il successo porta alla seconda edizione del 1998 ospitando il Congresso Internazionale di Slow Food e i grandi nomi dell’enogastronomia internazionale. La popolarità aumenta vertiginosamente nelle edizioni del 2000 e del 2002 quando si definisce il carattere global di Slow Food. Il progetto muta nella più grande “scuola del cibo” al mondo ed è ormai unpunto di riferimento per l’enogastronomia di qualità tanto che Slow Food si diffonde a livello planetario. Ma la vera svolta mediatica arriva nel 2004 con Terra Madre (www.terramadre.info) rinominata anche “l’Onu dei contadini”: l’incontro mondiale tra le comunità del cibo, figlio delle precedenti quattro edizioni del Premio per la biodiversità. Così nel 2006 la sesta del Salone del Gusto applica la nuova formula della qualità, buono, pulito e giusto, lanciando il progettoeventi a ridotto impatto ambientale con un Salone sempre più “a basse emissioni”. Il legame tra il Salone e Terra Madre si stringe sempre di più, orientandosi verso i giovani – con un boom delle affluenze tra il 2008 e il 2010 – fondendosi infine in unico evento nell’ultima edizione del 2012. È l’anno dei record: oltre 1000 espositori da più di 100 Paesi e 220.000 visitatori. Si lancia poi una nuova sfida: far salire 10.000 prodotti sull’Arca delGusto in tutto il mondo insieme alla costruzione di 10.000 orti nel continente africano.

Queste le incredibili premesse dell’edizione del salone del Gusto, giunto alla decima edizione e nella quale Terra Madre compie 10 anni. I temi saranno l’ormai consolidata Arca del Gusto e l’agricoltura familiare. L’Arca è il progetto di Slow Food più rappresentativo per la tutela della biodiversità. Questa sarà collocata nell’Oval e presenterà i 2000 prodotti già segnalati. Raccoglierà poi tutti quelli che, grazie anche all’aiuto del pubblico Torinese, si riuscirà a far salire in futuro con un catalogo online di prodotti alimentari appartenenti alla cultura, alla storia e alle tradizioni di tutto il pianeta. Ne denuncia il rischio di scomparsa e invita tutti a salvaguardarli.

L’agricoltura familiare sale sul palcoscenico nell’anno in cui la FAO (www.fao.org) – Food and Agriculture Organization of the United Nations-  la celebra in tutto il mondo. Si basa sul lavoro dei membri della famiglia che riescono a innovare pur proteggendo la biodiversità.  Temi questi che ogni giorno verranno declinati in tutta un’altra serie di argomenti come lotta alla fame, la malnutrizione e la cattiva alimentazione – facce della stessa medaglia – l’educazione alimentare, il rapporto tra cibo e l’ambiente e il rispetto dei territori e delle tradizioni.  Resta la forma dominante per la produzione alimentare sia nei Paesi avanzati sia n quelli in via di sviluppo. Non è un caso che il salone si celebrerà a soli sei mesi dall’apertura di Expo 2015, il cui tema sarà per l’appunto Nutrire il Pianeta, energia per la vita.

Ma la vera anima del Salone rimane il consueto Mercato allestito nell’Oval con oltre 1000 espositori, produttori dei Presìdi e delle Comunità del cibo provenienti da più di 100 Paesi. Suddiviso in cinque macro aree, si potranno assaggiare prodotti unici al mondo.  La produzione alimentare e la cultura gastronomica italiane saranno invece proposte nei tre padiglioni del Lingotto.

Sempre nel Lingotto vi è la grande novità di quest’anno, nel padiglione 5. Qui ci si potrà dedicare interamente alla didattica e all’educazione del gusto. Non mancheranno i consueti appuntamenti nell’area Slow Food Educa dedicati alle famiglie ma anche alle scolaresche con tante attività libere; i Laboratori del Gusto che accompagneranno il pubblico in un viaggio agli angoli del pianeta. Esordisce invece la sezione Scuola di Cucina. È qui prevista una formula che coinvolge direttamente gli spettatori: vere e proprie lezioni di cucina d’alta gastronomia o della tradizione popolare seguendo passo per passo come nasce un piatto insieme a grandi e rinomati chef.

Al debutto anche la Fucina di Pane e Pizza in cui saranno coinvolti i maestri panettieri e pizzaioli dei corsi di Alto Apprendistato dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. I panettieri fanno luce sul loro mestiere: si parlerà di grani d’annata, lieviti madre e poolish, per finire con le mani in pasta. I pizzaioli proporranno una pizza d’autore realizzata con i prodotti dell’Arca del Gusto, dei Presìdi Slow Food e il loro cavallo di battaglia, tutto da assaggiare; l’area Mixology che per diffondere l’arte e la cultura dei cocktail riunirà i migliori Bartender come Dom Costa, Dario Comini o Deise Novakoski.

Tornano infine gli Appuntamenti a Tavola – in location esclusive a Torino e dintorni- che concluderanno l’esperienza del Salone con una cena di alta gastronomia.

Il programma delle conferenze seguirà una formula del tutto nuova affiancando ai convegni più tradizionali le Lectio Magistralis. Trattasi di analisi profonde su dati temi, vedranno la partecipazione di studiosi ed esperti come Stefano Rodotà, Tomaso Montanari, Woody Tasch e Eric Holt-Giménez, Luca Mercalli, Maurizio Pallante, Gilberto Gil, Pierre Rabhi, Luis Sepúlveda, Adolfo Pérez Esquivel e tanti altri ancora.

Ritroviamo ovviamente i Laboratori della Terra e gli appuntamenti nella Casa della Biodiversità, con i temi cari ai delegati delle Comunità del cibo. Così all’indomani di otto anni di ricerca e sperimentazioni, il Salone del Gusto e Terra Madre muterà struttura e volto.

Insomma, un evento imperdibile il cui biglietto può essere acquistato in prevendita ricevendolo senza costi aggiuntivi via email al prezzo intero di 20 euro ovviamente non senza riduzioni previste visualizzabili sul sito http://www.salonedelgusto.com/

Essendo un evento di portata mondiale, la sua organizzazione è stata possibile solo grazie al sostegno di numerose realtà, tra le quali gli Official Partner: Lurisia, Garofalo, Lavazza, Novamont, DHL, Intesa Sanpaolo; i sostenitori della Fondazione Terra Madre e di Slow Food: Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte.

 La ricca lista degli sponsor e collaboratori unitamente all’enorme varietà del programma e al contributo sociale fornito a livello mondiale parlano chiaro. Tanto che gli Organizzatori pensano già al futuro: il prossimo obiettivo sarà migliorare anche gli aspetti sociali e sensoriali, mantenendo lo stesso spirito di apertura verso progetti innovativi.