BELLEZZE E SORPRESE DEL PARCO MALICAS

Un’oasi naturalistica e storica a Galtellì, nel cuore della Sardegna

Valeria Pinna, 17. 01.2016

Galtellì Apprezzata in tutto il mondo per lo splendore dei paesaggi e soprattutto delle sue coste, la Sardegna riserva sorprese anche dal punto di vista storico e culturale, se solo ci addentriamo nel territorio con un briciolo di attenzione.

Galtellì è un paese di origine medievale situato nella parte centro orientale della provincia di Nuoro, ai piedi del monte Tuttavista, che ospita circa 2500 abitanti. Esistono tuttavia testimonianze archeologiche di insediamenti molto antichi sul territorio, addirittura di età prenuragica, grazie alla fertilità dei suoli. Il paese è meta tradizionale di turismo religioso, grazie alle testimonianze di eventi miracolosi come il Crocifisso che ripetutamente sudò sangue dalla coscia sinistra. Il Santuario che ospita il Crocifisso è stato sede nel 2013 di un Incontro mondiale delle religioni.

Ma Galtellì è meta anche di turismo culturale poiché tra le sue vie è stato ambientato Canne al vento, forse il più famoso romanzo di Grazia Deledda,  la nota scrittrice italiana  vincitrice del premio Nobel per la Letteratura nel 1926.

Il paese è dominato dal castello fatto costruire dal Conte Paolo Guzzetti, milanese di origine ma perdutamente innamorato della Sardegna e soprattutto di Galtellì, dove fece costruire la sua lussuosa dimora. Il Conte era un uomo ricco, circondato da donne e con mille vizi, ma anche capace di generosità e assistenza nei confronti degli abitanti del paese. Morì nel 1944 a soli 60 anni, praticamente di stenti poiché, a causa delle comunicazioni difficili e pericolose via mare durante il periodo della guerra, sua moglie non poteva più spedirgli i soldi necessari per vivere.

Tra le più grandi passioni  del Conte Guzzetti vi erano senza dubbio la caccia e gli animali. Ecco perché il castello possedeva un giardino molto grande, che ha preso il nome di Parco Malicas da quando, nel 1986, l’intera struttura è stata acquisita dal Comune. Nel parco venivano allevati numerosi animali come cinghiali, cavalli, cornacchie, cani, mucche e buoi. Per quanto riguarda la caccia, all’interno della camera da letto del Conte sono stati rinvenuti armi, pelli e persino cannoni ornamentali. All’interno del Parco vi è un ampio prato disseminato di  secolari alberi di noci – tradizionale pianta della Sardegna. Sparse in esso ci sono numerose fontanelle d’acqua potabile, le casette dei nani “sa Conca de Nanoso” e un pozzo, risalente al periodo di costruzione.

Il Comune di Galtellì, in seguito all’acquisizione, ha operato varie ristrutturazioni, collocando numerosi giochi per bambini, come altalene, scivoli, giostre e delle panchine e tavoli che sono diventati sede di appuntamenti pomeridiani per gli anziani che cercano riparo e diversivi con i giochi di carte.

Insomma, è veramente un posto magico che fa da cornice a numerosi eventi e manifestazioni, nel periodo che va da giugno a settembre, come memorial, tornei di calcetto e un’ormai tradizionale festa degli immigrati. Un posto accogliente, ricco di storia, di emozioni, per persone di tutte le età. Un posto da visitare.