CAMPO DALL’ORTO E LE SFIDE DELLA TV

Al Festival di Dogliani il Direttore Generale Rai spiega il ruolo del servizio pubblico e l’avvio della nuova era con Rai Play

ALESSANDRA FERRARO, 09.05.2017            FOTOGALLERY

DOGLIANI – «Il servizio pubblico deve unire innovazione ed inclusione. Grandi numeri, qualità e sperimentazione»: è la ricetta di successo presentata dal Direttore Generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto. Intervistato dal critico televisivo Aldo Grasso, sabato 6 maggio, nell’ambito del “Festival della Tv e dei nuovi media” svoltosi a Dogliani, paese ameno tra le sinuose suggestive colline della Langhe piemontesi, trasformato per l’occasione in piazza multimediale che per tre giorni ha accolto personaggi di primo piano delle più importanti testate  nazionali, carta stampata e televisione.

«Stanno arrivando sempre più soggetti a servire il pubblico, in modo differente per soddisfare gusti e interessi dei singoli fruitori, – ha puntualizzato il Direttore Generale Campo Dall’Orto, – abbiamo pertanto il dovere di trovare il modo per tenere insieme le persone. Per questo abbiamo cercato di sperimentare un pò. Innovare e crescere».

E spiega: «Quest’anno la fascia di età in cui siamo cresciuti è quella che comprende i giovani dai 15 ai 24 anni. Una fascia di pubblico importante, che cerchiamo di catturare con fiction innovative anche sul piano della regia, del racconto. Viviamo di narrative che ci accompagnano. Bisogna lavorare sull’articolazione del linguaggio: la fiction è uno di quei luoghi in cui passa la costruzione di un’entità condivisa. Tenere insieme il Paese dal punto di vista del racconto, ad esempio con le fiction a carattere civile. In questo caso l’elemento della contemporaneità è efficace, è fondamentale».

Ma l’innovazione di cui va più orgoglioso il Direttore Generale è la nuova app di Rai Play, diventata il luogo principale di distribuzione dei contenuti del Paese. E i numeri parlano chiaro: Rai Play ha più di 11 milioni di utenti. In un anno il consumo di video tramite l’app è più che raddoppiato. «Ho un’idea precisa, – afferma Campo Dall’Ortoi cambiamenti danno risultati. Però chi sperimenta può fare errori, anzi è frequente che ne faccia. Ma l’errore è funzionale, inevitabile nella sperimentazione. Nelle start up americane vanno a cercare chi magari ha fatto qualche errore. Il centro dell’attenzione massmediale sarà sempre più internet con un consumo non lineare. Con Rai Play abbiamo recuperato un gap fortissimo».

Nonostante le difficoltà incontrate in questo cammino di trasformazione della più importante azienda di comunicazione del Paese, il Direttore Generale è convinto che il passaggio fondamentale sia quello di innovare, di cambiare: «è necessario osare, ma anche essere ancorati ad una visione di una società che ti porta a costruire un lavoro sull’identità e sull’inclusione. Questo è servizio pubblico», conclude Antonio Campo Dall’Orto, in una calorosa ovazione della sala gremita.

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Fotogallery di Luciano Movio

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