“EUGENIO IN VIA DI GIOA” E “LORENZO FEDERICI”

Una Band folk-pop emergente che darà spettacolo giovedì 03 Marzo alle ore 21 a Torino, via Pallavicino 35 Officine Corsare

Carolina VEILUVA, 1/03/2016

TORINO – Nel panorama della musica torinese, brillano Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e, ultimo ma non meno importante, Lorenzo Federici. Sono quattro ragazzi che entusiasmano per la loro musica folk-pop.

Con tanta simpatia si prestano volentieri all’intervista raccontando la loro storia.

Come siete nati e come vi è venuta l’idea di chiamarvi “EUGENIO IN VIA DI GIOIA” ?

«Siamo nati alla fine del 2012 – risponde Emanuele quando ho conosciuto Eugenio frequentando il politecnico di Torino. Non appena ho scoperto che faceva il busker (musicista di strada), gli chiesi di unirci e di suonare insieme lungo le vie, nelle piazze, per strada insomma.
Poco dopo arrivò la richiesta per una vera serata a Chieri, in primis ad Eugenio (che già scriveva e suonava suoi testi); invitò anche me, ma entrambi eravamo d’accordo sul fatto che fosse d’obbligo un batterista e così Eugenio ricontattò il suo vecchio compagno di liceo Paolo. Considerammo casuale quell’esperienza, ma tutti ci dissero che eravamo bravi, che “funzionavamo” e quindi, praticamente da sé, è arrivato il nome del gruppo, anche se ammettiamo di dover ringraziare la sorella di Eugenio per aver reso orecchiabile l’unione dei nostri nomi
».

Da buskers (artisti che si esibiscono in luoghi pubblici) al palcoscenico, come è successo?
Afferma Paolo: «La strada ci ha insegnato a stare sul palco, perché non hai un vero pubblico. Tutto sta nella tua capacità di attirarlo con musica e scenette recitate, che poi è quello che riproponiamo sul palco. Fare i busker ci ha formato, rendendoci molto più disinvolti. Merita un ringraziamento speciale Torino e la sua gente e soprattutto chi ha visto in noi del potenziale e ci ha dato la spinta per iniziare ad essere musicisti, anche da palcoscenico».

L’ispirazione dei vostri testi da dove arriva?
«L’ispirazione si ricollega alla strada – spiega Eugenio ma ha origini legate anche alla mia università, in particolare al corso di eco sostenibilità: ho mixato l’eco sostenibilità ambientale con le abitudini delle persone che passavano davanti a me mentre suonavo o andavo in centro, in cui mi rivedevo. Ho intrapreso una sorta di catarsi, una purificazione dei miei difetti, un paragone delle mie abitudini con quelle che coglievo tra i passanti, ironizzando sul mondo degli adulti, al quale mi affacciavo per la prima volta. Notavo atteggiamenti paradossali, distanti dagli insegnamenti che da bambino avevo ricevuto. Con i testi delle nostre canzoni cerchiamo di trasmettere questo messaggio».

Quali sono i vostri ascoltatori ?

Lorenzo risponde: « Il nostro pubblico non rispecchia un target preciso, nel senso che ci seguono fans piccolissimi ma anche adulti; la maggior parte del pubblico è rappresentata da ragazzi universitari che sentono vicine le nostre canzoni, cogliendo il messaggio di cui parlavamo prima.
Obiettivo… potrebbe essere quello di farsi conoscere attraverso canali attuali, quali i social network: dal numero di “mi piace”, dai “followers” si riescono anche a raccogliere informazioni importanti sulla nostra visibilità, e ovviamente fa piacere sapere di essere seguiti da un vasto e variegato pubblico.»

Abbiamo parlato del vostro gruppo, ma voi chi siete: dove siete nati, cosa fate nella vita, oltre suonare e cantare?

Emanuele: «Sono nato ad Acri (CS) il 6 aprile del 1992 e sono cresciuto insieme alla musica; al momento della fatidica scelta “cosa farò dopo le superiori?” ho deciso di frequentare l’università a Torino e sono attualmente iscritto alla magistrale di design. Suono il pianoforte da sempre, ma dopo aver conosciuto Eugenio, per necessità di busking (suonare in luoghi pubblici come piazze, vie ecc.), ho intrapreso lo studio della fisarmonica».
Eugenio: «Ho giocato a calcio fino a 14 anni ed ero una grande promessa (forse), ma raggiunti i 17 ho capito di non poter rinunciare all’abbinamento musica-ragazze… a parte gli scherzi, lo studio della chitarra come strumento musicale era volto maggiormente all’accompagnamento della mia ugola e al mio diletto.
Con Paolo alle superiori abbiamo fondato la classica band che suonava male ma rimorchiava un sacco: i “SENZA USCITA”, con hit “Nato fortunato”.

Nonostante alludessi a quella condizione, la mia fortuna da scrittore si fermò al punto da spingermi ad entrare in una cover-band.
Inconsciamente dopo quest’ultima esperienza iniziai a scrivere numerosi testi che non sapevo sarebbero poi diventati i cavalli di battaglia degli Eugenio in Via Di Gioia ».
Paolo: «Nato a Torino, laureato in triennale al DAMS in televisione, attualmente svolgo uno stage in un ufficio stampa. Cresciuto a pane e musica da mio padre, convoglio tanta dedizione al nostro gruppo, suonando tastiera per diletto e percussioni per ruolo».
Lorenzo: «Nato a Terni (piccola cittadina umbra), laureato in scienze della comunicazione. Gli esordi della mia carriera musicale erano in una band punk psichedelica, di cui ero bassista. Per amore mi son trasferito a Torino, ma la cosa più strana è che il mio incontro con gli altri membri del gruppo non è avvenuto qui, ma a Picadilly Circus mentre suonavo il contrabbasso come busker. Notandomi nella confusione londinese, arrivò la proposta che ad oggi son sempre fiero di aver accettato».

Dopo il premio KeepOn come migliore rivelazione dell’anno, com’ è andato il tour in tutta Italia per presentare il vostro disco “Lorenzo Federici”?
Emanuele
ed Eugenio riassumono: «Molto bene in Piemonte: ovunque andiamo siamo sempre accolti da un pubblico vastissimo e sull’onda “di gioia”.
Nelle grandi città sparse per lo stivale tra cui ad esempio Roma, Bologna, il clima è sempre positivo, ma ovviamente non è come quello che si respira a casa.

In città quali Bassano del Grappa, Trento, Vicenza, Padova inaspettatamente tantissimi erano incuriositi e si sono presentati ad attenderci sotto il palco.
Tirando le somme, ed essendo una band emergente non troppo conosciuta, possiamo ritenerci più che soddisfatti, soprattutto perché in questa fase della vita artistica bisogna sapersi adattare
».

Progetti futuri? Qualche assaggio?
Paolo rivela: «Il nuovo CD vorremmo che uscisse a Novembre 2016. Direi che questo è il nostro obiettivo a breve per il futuro».

L’appuntamento con gli Eugenio in Via Di Gioia è Giovedì 03 Marzo alle Officine corsare in via Pallavicino 35 a Torino alle ore 21 in occasione del Premio Buscaglione 03-04-05 Marzo 2016. [per tutte le informazioni cliccate sul link dell’evento https://www.facebook.com/events/1665491083725224/]
Seguiteli da vicino sulla loro pagina FACEBOOK, restando sempre aggiornati sulle loro giornate, sulla loro musica e sulla loro “gioia”. https://www.facebook.com/EugenioInViaDiGioia/?fref=ts