UN CONVEGNO SUL FUTURO DEI  BALMETTI DI BORGOFRANCO DI IVREA

Studio di proposte dalla Comunità montana alla Regione Piemonte e  ai cittadini

GIUGNO 2007

GABRIELLA OLDANO

BORGOFRANCO D’IVREA – «La Giornata di studio e discussione ai Balmetti di Borgofranco d’Ivrea» di sabato scorso 16 maggio ai Balmetti presso l’Antica Birreria Broglio si è rivelata ricca di interessanti e stimolanti interventi.

Il convegno moderato da Fausto Francisca, assessore alle Attività produttive della Comunità montana Dora Baltea, ha permesso di informare ed accogliere nuove proposte sul futuro dei tradizionali Balmetti, quelle caratteristiche cantine naturali ricavate nella roccia morenica del Mombarone, risalenti all’inizio del XIII secolo, che sono parte integrante delle tradizioni e della cultura locale.

All’apertura dei lavori il presidente della Comunità montana, Eligio Morello, ricorda che «i Balmetti sono un bene culturale da utilizzare per la valorizzazione dell’intera comunità» aggiungendo che « a causa delle problematiche connesse alla pericolosità del luogo, come è ben noto da anni, si è ritenuto opportuno avviare nel 2006 uno specifico progetto denominato C.U.T. (Sistemi Culturali e Turistici Integrati)che fa parte di un progetto più ampio dell’Unione Europea, al fine di individuare una qualche soluzione fattibile in sinergia tra il pubblico e il privato, sulla base di proposte già ideate e di altre che verranno suggerite non solo da amministratori pubblici e operatori del settore economico-turistico ma anche dai cittadini».

Inoltre Morello spiega  che tale progetto di studio sui Balmetti, promosso dalla Regione Piemonte e coordinato da Tommaso Leporati , vuol essere «un percorso propositivo in cui la sinergia delle forze è fondamentale per contribuire allo sviluppo turistico-culturale ed anche economico della nostra comunità montana».

Tommaso Leporati, partendo dalla rilevazione dei dati locali sulle risorse turistico culturali e dalla comparazione degli stessi con quelli di altre aree, quali la Spagna e la Grecia, che presentano caratteristiche similari sotto l’aspetto geografico e socioeconomico, sollecita un coinvolgimento aperto di operatori diversificati per la definizione delle linee guida di un piano strategico  condiviso.

L’architetto Mariella Olivier, responsabile del Settore della pianificazione territoriale operativa della Regione Piemonte, ha  aggiunto al riguardo che è previsto un programma di stanziamento di fondi europei per il periodo 2007-2013 per la promozione dello sviluppo locale mediante una linea strategica e un programma di azione pluriennale, dagli obiettivi chiari e definiti, iniziativa che potrebbe essere di sicuro interesse anche per il progetto dei Balmetti.

Daniela Formento, responsabile dei Musei e del Patrimonio culturale della Regione Piemonte, ha poi tenuto a precisare che «i beni culturali sono oggi un significativo fattore di sviluppo economico e di crescita culturale ad ampio raggio territoriale e in tale contesto appunto deve essere visto il progetto di valorizzazione dell’area dei Balmetti di Borgofranco».

Svariate sono state le idee sul possibile utilizzo dell’area dei Balmetti di Borgofranco: da una scuola della birra, per mantenere vivo il ricordo della ex- fabbrica di birra,  al museo multimediale per l’editoria delle scuole, indubbio volano per sfruttare anche un turismo di tipo scolastico, suggerito da Roberto Vaglio, a.d. C.I.ALP (Coordinamento Iniziative Alpine), alle costruzioni dalle forme geometriche più moderne e aerodinamiche a basso impatto ambientale, oggetto di esercitazioni svolte dagli studenti di architettura e presentate dal prof. Giuseppe Giordanino, docente al Politecnico di Torino.

È da troppo tempo che si aspetta, l’importante è incominciare subito e già dalle piccole cose si può partire, magari aprendo dei punti di vendita (simili alle frasche del Friuli) per i prodotti locali o predisponendo un centro incontri per le associazioni culturali che qualificano il territorio.