DA ROMANO CANAVESE  A ROMA  PER LA GRANDE FESTA  AL  NEO SEGRETARIO DI STATO CARDINAL TARCISIO BERTONE

Una folla di fedeli partecipa alla prima messa solenne celebrata dal nuovo Segretario di Stato in Santa Maria Ausiliatrice – domenica 17 settembre 2006

SETTEMBRE 2006

GIANNI FERRARO

ROMA – Affetto, partecipazione e grande gioia: sono questi i sentimenti portati in dono dalla terra canavesana al neo segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone, in occasione della solenne celebrazione religiosa, avvenuta domenica 17 Settembre, a due giorni dal suo insediamento a primo ministro della Chiesa Universale.

Un appuntamento sentito non solo da parte dei canavesani, tra cui spiccavano ben cento persone di Romano Canavese, guidate dal sindaco Antonio Conto, ma anche da parte di molti fedeli delle diocesi di Genova e Vercelli, convenuti a Roma fin dalle prime ore del mattino nella Basilica di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana, di cui Sua Eminenza Bertone è titolare.

E proprio alla Vergine Maria è stata chiesta da tutta la comunità presente, riunita in preghiera, la protezione per il delicato e quanto mai importante servizio che il cardinale Tarcisio Bertone ha iniziato con grande entusiasmo, preparazione e particolare fedeltà a Papa Benedetto XVI.

Al termine della Santa Messa il cardinale Tarcisio Bertone ha voluto salutare tutti nel cortile dell’oratorio e, proprio secondo lo spirito salesiano, si è trattenuto ad uno ad uno con grande disponibilità e cortesia.

È  stato questo il momento delle conversazioni, dei saluti, dei ricordi personali, delle moltissime fotografie. Attorniato dai familiari, tanti amici, sacerdoti, autorità istituzionali con in primo piano la comunità di Romano che ha potuto intrattenersi a lungo con il segretario di Stato, visibilmente commosso per la sorprendente testimonianza di affetto, per vivere insieme una giornata davvero indimenticabile.

Anche il mondo dei media era ben rappresentato. Tanti i giornalisti delle testate nazionali, televisioni e carta stampata che avevano mal interpretato le parole del Papa a Ratisbona, durante il recente viaggio in Germania, sulla delicatissima questione dell’Islam in rapporto alla fede musulmana. «Papa Benedetto XVI non voleva offendere nessuno – ha precisato Bertone – e la sua posizione in favore della pace e del dialogo interreligioso e interculturale è inequivocabile».

Poi l’atmosfera gioiosa della festa ha sollevato per un momento il segretario di Stato da questo spinoso problema che fin da subito dovrà affrontare. Al termine dei saluti protrattisi con un lauto rinfresco conviviale, la promessa di tenere sempre nel cuore la sua amata terra canavesana con la viva speranza, se gli impegni internazionali lo consentiranno, di tornare anche fisicamente nei luoghi che hanno segnato la sua storia, da Romano a Vercelli a Genova.