INCONTRO CON IL DIRETTORE DEL CENTRO TRAPIANTI DI TORINO

A Banchette d’Ivrea Mauro Salizzoni  parla della chirurgia “salvavita”

APRILE 2004

GIANNI FERRARO

IVREA – Venerdì 23 aprile alle ore 21 presso il salone polifunzionale di Banchette si è svolta la serata-incontro con il dottor Mauro Salizzoni, direttore del Centro Trapianti di fegato di Torino: emozionante e coinvolgente la dimostrazione di affetto a lui riservata dai numerosi convenuti ed in particolare dall’amministrazione comunale e dalle varie associazioni operanti nel sociale.

a sinistra Mauro Salizzoni, direttore Centro Trapianti di fegato Torino Una sala gremita all’inverosimile ha accolto il dr. Mauro Salizzoni che, per chi ancora non lo sapesse, è un chirurgo di fama internazionale e lo si può veramente definire «Grandissimo – come afferma Roberto Quagliotti, presidente del Centro Sociale di Banchette – perché soprattutto è riuscito a rimanere quel ragazzo conosciuto a Samone tanti anni fa, cioè semplice, disponibile e di una grande umanità».
Queste doti umane sempre più rare e non comuni si coniugano invece all’unisono con l’elevatissima specializzazione medica raggiunta per fare così di Salizzoni non un barone cattedratico, bensì un chirurgo eccezionale capacissimo, un vero luminare per giunta realmente alla portata di tutti.

Nato ad Ivrea nel 1948, dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 1973, si è specializzato presso la stessa facoltà in Chirurgia generale e toraco-polmonare iniziando l’attività di medico chirurgo all’ospedale Molinette di Torino. Inizia così tutto un crescendo di alta formazione e specializzazione nella chirurgia epatica ed esofagea, nonché intestinale e pancreatica, svolta con risultati eccellenti nei più avanzati centri ospedalieri mondiali: dalla Francia al Vietnam agli USA per finire dal 1986 al 1989 nell’equipe di trapianto epatico del prof. Otte presso la clinica Saint Luc a Bruxelles.

Rientrato in Ialia nel ’90 fu protagonista ed artefice delle prime attività di trapianto di fegato all’ospedale Molinette e nel ’93 divenne primario del nuovo Centro Trapianti appena costituitosi. Attualmente ne è il Direttore e l’attività di alta chirurgia si estende anche ai trapianti di pancreas e pancreas-rene.

Una “escalation” davvero straordinaria quella del medico Mauro Salizzoni, che brilla ancor di più per la grande umiltà che emana dalla sua persona. Colpiscono queste parole che ci toccano nel profondo e ci fanno capire che non solo in casi disperati si potrebbe salvare una vita ma anche nella quotidianità la nostra fugace esistenza sarebbe diversa con un po’ di “altruismo e solidarietà” per scoprire quei valori veri e duraturi, beni preziosi che si manifestano solo nell’amore attraverso la comprensione caritatevole e la partecipazione attiva gli uni verso gli altri.

Il dr. Salizzoni ha poi illustrato in modo chiaro ed accattivante la storia e il progresso tecnico-scientifico della chirurgia cosiddetta “salvavita” concernente appunto i trapianti di cuore, rene e fegato, le cui percentuali di successo vanno rispettivamente dal 75 all’ 80 al 90 % nei primi cinque anni con a seguire una aspettativa di vita del tutto normale. Ci fa notare che il fegato è l’organo più complesso perché rappresenta la centrale bio-chimica del nostro organismo ed attualmente la medicina ne conosce solo il 50% delle funzioni svolte: la sua peculiarità è quella di rigenerarsi con nuove cellule in sostituzione delle vecchie mantenendosi così sempre giovane, quindi per i trapianti sono utilissimi anche i donatori in età avanzata.

Grande attenzione ed interesse ha suscitato la fluente esposizione del conferenziere, che al termine ha risposto con fraterna e calorosa amicizia alle tante domande dei presenti. Nonostante le oltre due ore trascorse nessuno si accingeva a lasciare la sala … si sentiva ancora la necessità di averlo vicino per potergli dire : grazie Mauro di essere con noi !