L’ORDRE INTERNATIONAL DES ANYSETIERS A VIVERONE PER BENEFICENZA

Aperitivo di fine estate per far conoscere l’Ordine del Piemonte e l’Associazione ONLUS torinese “Giglio”

Krizia Ribotta, 23.09.2016            FOTOGALLERY

VIVERONE (Biella) – Venerdì 16 settembre, presso il Parco acquatico L’Oasi di Viverone, nella magica cornice incastonata nel verde e circondata dall’omonimo lago, è stato presentato l’Ordre Interational des Anysétiers, l’associazione internazionale culturale e benefica che, fin dalle sue origini medievali, ha come obiettivo lo sviluppo di relazioni amichevoli di natura culturale, scientifica e sociale.

L’Ordine Internazionale, brillantemente rappresentato dal Gran Maestro dell’Ordine del Piemonte Virgilio Bringhen, e  dalla Cancelliera delle Province Italiane dell’Ordine, la professoressa Anna Maria Traversa, ha voluto organizzare un aperitivo di fine estate in questo scenario quasi idilliaco non solo per raccontare la sua storia, ma anche e soprattutto per introdurre l’associazione ONLUS che ha deciso di sostenere quest’anno. 

La Corporazione è stata registrata a Parigi nel 1263 da medici e farmacisti il cui obiettivo era mettere la loro conoscenza approfondita dell’anice (da cui deriva il nome, ndr) al servizio degli altri. A quel tempo, infatti, l’anice arrivava in Francia dall’antica Cina, e gli speziali trattavano i grani con un pestello a forma di martello (diventato poi simbolo dell’Ordine, ndr), per preparare poi, dopo le fasi di distillazione e macerazione, unguenti, liquori e droghe per la nobiltà francese.

Proprio ponendo l’attenzione sul prossimo, l’Associazione si sviluppa ed opera fino alla Rivoluzione Francese, “quando tutto ciò che sa di periodo precedente viene spazzato via”, come ha illustrato la Traversa, iscritta da più di 20 anni a questo gruppo che considera una seconda famiglia. Rinasce poi agli inizi del Novecento ad opera della famiglia Ricard, e in breve tempo si sviluppa a livello internazionale, sempre mantenendo la struttura verticistica propria di ogni club service. Nel 1990, da Associazione centralizzata, si è trasformata in una Federazione che riunisce circa 100 Commandéries, ordini o associazioni regionali, ripartite in 15 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, che ne conta sei: quella del Piemonte, quella della Liguria, del Triveneto, della Valle d’Aosta, della Toscana e dell’Umbria.

“Sempre più vicino alle necessità delle persone e della comunità piemontese, italiana, europea ed internazionale, come tutte le associazioni filantropiche, l’Ordre Interational des Anysétiers ogni anno svolge un’azione molto forte, come quella dell’anno scorso, durante il quale ha donato più di 250mila euro. Una cifra importante, che ha abbracciato gli ambiti più disparati”, ha spiegato la Traversa, concludendo il suo intervento, per lasciare la parola a Bringhien, il quale ha brevemente illustrato la Commandérie del Piemonte.

“Nata a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 su iniziativa di un gruppo di imprenditori piemontesi, oggi conta oltre 120 iscritti, che condividono momenti molto belli di intensa amicizia e che credono in quelle stesse cause che risalgono al Medioevo”, ha raccontato il Gran Maestro dell’Ordine del Piemonte, precisando che quest’anno si vuole dare maggior attenzione al Filo Rosso dei bambini, in particolare alla ricerca sulle malattie genetiche, ai disabili, e al sostegno alle famiglie dei bambini.

Per questo, per il 2016, si è scelto di sostenere l’Associazione Giglio ONLUS, con sede a Santena (TO), presente in sala nelle persone della Presidente Pinuccia Sgambellone, della Vice Presidente Oriana Tuscoloni e del socio Paolo Turletti.

Nata a Torino nel 2002 con l’intenzione di creare un sostegno concreto alle famiglie i cui figli sono ricoverati per malattie con lunga degenza presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita, in 10 anni l’organizzazione è riuscita a mettere a disposizione 6 appartamenti, ospitando più di 100 famiglie, e prendendosene cura a 360 gradi. Questo, per lenire le preoccupazioni dei genitori, affinché possano concentrarsi unicamente sui loro figli. Fondamentale quindi l’operato dei 50 volontari, coinvolti nell’allestimento di più di 40 eventi ed attività, tra cui l’animazione teatrale.

“Siamo iscritti alla Federazione delle Associazioni del Regina Margherita, ed è la struttura stessa ad indicarci, di volta in volta, le famiglie bisognose della nostra ospitalità” ha evidenziato la Sgambellone, prima di passare la parola alla Tuscoloni, che ha proseguito spiegando che “poiché la necessità è sempre più impellente, vogliamo costruire la “Casa del Giglio”, una struttura in grado di offrire ospitalità ad un numero ancora più alto di famiglie”.

“Questo progetto, nato nel 2014, permette alle famiglie di avere una casa in modo totalmente gratuito, e di poterla utilizzare fino al momento delle dimissioni dei loro bambini. Altrimenti, questi genitori non avrebbero la possibilità di stare accanto ai loro piccoli durante il ricovero” ha chiosatoTurletti.

Una serata pienamente riuscita, che si è conclusa con un aperitivo sulle rive del lago, con musica live e con l’immancabile interpretazione del socio Anysétiers Paris Di Sapio, ex Questore di Cuneo, de A ‘livella del grande Totò, con una riflessione importante che richiama l’intento dei padri fondatori dell’Ordre Interational des Anysetiers. Per dare un senso alla propria esistenza, infatti, è bene aiutare i bisognosi, perché “nuje simmo serie… appartenimmo à morte!”.

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