PUGLIA: VIAGGIO TRA LUOGHI INCANTEVOLI, CULTURA E TRADIZIONI

Una terra che ti entra nel cuore e non ti lascia più …

TERESA LAMANUZZI, 01.12.2012

“Vieni a ballare in Puglia” potrebbe essere uno slogan pubblicitario per incentivare il turismo in questa regione, ma in verità è il titolo di una famosa canzone che Caparezza, noto cantautore di origini pugliesi, dedica proprio alla sua terra nativa. Con la pungente ironia che lo contraddistingue, Caparezza denuncia nel testo quei problemi che la Puglia ha ancora da risolvere: ILVA di Taranto, caporalato, morti bianche, incendi, talvolta dolosi, che d’estate distruggono ettari di vegetazione, proprio come quelli che nel luglio del 2007 hanno devastato una parte del Gargano, soprattutto Vieste e Peschici, provocando vittime.

Ma la Puglia per fortuna non è solo questo. Non è solo emergenze ambientali e criminalità organizzata. La Puglia è una splendida terra ricca di storia, tradizioni, riti, bellezze paesaggistiche e di quell’insostituibile calore che caratterizza il suo popolo.

Un viaggio virtuale vi accompagnerà alla scoperta di questa regione che ha ancora molto da offrire.

Luoghi incantevoli. Se si pronuncia Puglia si pensa immediatamente a San Pio da Pietrelcina, a San Giovanni Rotondo e ai milioni di fedeli che quotidianamente giungono da ogni parte del mondo per visitare il santuario del frate con le stigmate; ad Alberobello e ai suoi trulli, tipiche abitazioni coniche in pietra a secco, dichiarati dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanità; al Salento, definita “terra lu sole, lu mare e lu jentu” e allo stile barocco leccese.

Luogo incantevole per eccellenza è il Gargano, lo “sperone d’Italia”, perla pugliese che con Vieste e i suoi faraglioni, Peschici, Rodi Garganico, San Menaio, Mattinata, costituisce il connubio ideale dove mare e montagna si sposano in un sublime equilibrio; la Foresta Umbra e le isole Tremiti, amate dal grande Lucio Dalla che lì aveva una casa dove si rifugiava per comporre i suoi capolavori.

E come non menzionare la riserva naturale delle Saline di Margherita di Savoia (BT), estese su una fascia costiera lunga circa 20 km; il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, compreso tra le province di Bari e BAT, caratterizzato, su una superficie di 68.077 ettari, da praterie su substrato calcareo e percorsi substeppici di graminacee e piante annue e le Grotte di Castellana (BA), cavità sotterranee di origine carsica estese per circa 3 chilometri, che con stalattiti e stalagmiti regalano a chi le ammira la sensazione di essere catapultati in un mondo parallelo, in un’atmosfera magica e fatata.

Ma la Puglia è anche monumenti affascinanti, misteriosi  e sinonimo di buona cucina.

Monumenti. La costruzione pugliese probabilmente più famosa d’Europa è Castel del Monte, edificio a pianta ottagonale fatto costruire nel XIII dall’imperatore Federico II di Svevia, situato nell’omonima frazione in territorio di Andria e che l’UNESCO nel 1996 ha dichiarato Patrimonio dell’umanità. Nonostante intorno a quest’opera architettonica aleggino esoteriche leggende, di certo Castel del Monte rappresenta un’ingegnosa costruzione intrisa di raffinate conoscenze geometriche ed astronomiche. La cattedrale di Trani, esempio di architettura romanica risalente all’anno 1200 (data del suo completamento), costruita con la pietra di Trani caratterizzata da un colore roseo chiarissimo. La basilica di San Nicola a Bari, costruita tra il 1087 e il 1197, che custodisce le reliquie del Santo, vescovo di Myra, il quale ispirò il mito di Babbo Natale. Basilica che il 6 dicembre vede congiungersi differenti confessioni religiose, cristiani e ortodossi, per festeggiare insieme il santo patrono della città di Bari. Il Duomo di Cerignola o Basilica minore di San Pietro apostolo, meglio nota come Duomo Tonti dal nome del benefattore che dispose la sua costruzione avvenuta tra il 1873 e il 1934. La cattedrale, che ospita l’icona bizantina della Madonna di Ripalta, patrona di Cerignola (FG), può vantare di avere una delle cupole più alte d’Italia, così come la stessa città si fregia di essere il terzo agro più esteso del nostro Paese. Cerignola, inoltre, ha dato i natali a personaggi illustri, primo fra tutti Giuseppe Di Vittorio, il grande sindacalista del secondo dopoguerra che ha combattuto per i diritti dei lavoratori; Nicola Zingarelli, autore del Vocabolario della Lingua Italiana (1922); Pietro Mascagni che dopo aver trovato ospitalità a Cerignola compose proprio qui la sua prima opera “Cavalleria Rusticana” (1890).

Tradizioni. La Puglia possiede un patrimonio folkloristico di tutto rispetto, come miti, riti e tradizioni religiose. A tal riguardo, il motivo della profonda religiosità dei pugliesi, presente in molte manifestazioni, si spiega nell’essere stata luogo di transito dei crociati verso la Terra Santa.

Fra le tradizioni è d’obbligo rammentare i riti cristiani della Settimana Santa, suggestivi ed emozionanti. A Taranto ad esempio, città dove furono introdotti nel 1603, le processioni dell’Addolorata e dei Misteri iniziano dal pomeriggio del Giovedì Santo per proseguire, a ritmo lentissimo sulle note delle marce funebri, fino alla mattina del Sabato Santo.

Passando dal sacro al profano, il Carnevale di Putignano rappresenta un evento irrinunciabile per i pugliesi, ma con un forte richiamo turistico. Noto come uno dei più antichi d’Italia, se non addirittura d’Europa e risalente intorno al 1394 circa, il Carnevale è anche uno dei più lunghi per durata, iniziando il 26 dicembre e concludendosi il martedì grasso. La famosa danza popolare della  Pizzica e la Notte della Taranta che a Melpignano (LE), nel mese di agosto, attrae migliaia di turisti da tutta Italia e non solo, rientrano nei riti coreutici regionali, orgoglio pugliese che negli ultimi anni ha portato il nome della Puglia in giro per il mondo.

Piatti tipici. Sovente si è soliti citare come piatto tipico della cucina pugliese “orecchiette e cime di rapa o la cicoria con la purea di fave”, ma ogni luogo e piccolo paesino della Puglia ha la sua pietanza caratteristica.

A Bari un piatto locale è riso, patate e cozze o molto apprezzata è la focaccia barese. Cerignola è celebre per un’oliva tipica D.O.P. la Bella di Cerignola, esportata in tutto il mondo, per i cicatelli di grano arso (pasta corta), conditi con salsa, basilico e ricotta dura, o per la Pizza a Sette Sfoglie D.O.P., un dolce preparato solitamente nel periodo natalizio ma che in realtà veniva originariamente fatto per il giorno della commemorazione dei defunti. Tra gli altri dolci tipici, le Cartellate al miele o al vino cotto, preparate specialmente a Natale, rappresenterebbero nella tradizione cristiana l’aureola o le fasce con cui Gesù Bambino fu avvolto, ma anche la corona di spine attorno al capo di Gesù Crocifisso.

L’elenco potrebbe proseguire ad oltranza poiché, come già accennato, la Puglia è opulenta di tradizioni culinarie, folkloristiche, di paesaggi mozzafiato, di storia e non basterebbe un articolo per raccontarla tutta.

Caparezza conclude la sua canzone dicendo: «O Puglia Puglia mia ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te…».

È proprio così, la Puglia ti entra nel cuore coi suoi profumi, col suo calore, con la sua gente, e non ti lascia andare via. Anche se sei stato turista, se sei lontano e sei emigrato al nord per lavorare, la Puglia non la dimentichi mai.

La Puglia è e sarà sempre dentro di te.

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Le immagini che seguono, per il completamento dell’articolo, sono tratte da Wikipedia e di proprietà dei relativi autori.

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