TECNOLOGIA E IMPRESA A BRACCETTO !

In occasione del “Techshare Day” 15 brevetti del Politecnico di Torino “stupiscono” il mondo imprenditoriale valdostano nel segno dell’avanguardia e dello sviluppo

MARTINA PRAZ  16.10.2016

PONT-SAINT-MARTIN – Tecnologia, avanguardia e sinergia tra mondo accademico e imprese valdostane hanno fatto capolino alla Pépinière d’Entreprises di Pont-Saint-Martin, nella giornata di lunedì 10 ottobre, in occasione del “Techshare Day”.

L’iniziativa, voluta fortemente dal Politecnico di Torino in collaborazione con HiEHyPwt, Intesa Sanpaolo, Ordine degli Ingegneri della regione Autonoma Valle dAosta e Vallé d’Aoste Structure, ha visto come protagonisti 15 inventori che hanno presentato i loro brevetti alle 40 imprese valdostane presenti, nella speranza di poter intraprendere una collaborazione e, nella migliore delle ipotesi, rendere commercializzabile la proprio idea.

La mattinata ha visto come protagonisti gli interventi di Shiva Loccisano, responsabile delle relazioni con l’industria del Politecnico di Torino e di Luca Calò, referente di Intesa Sanpaolo per il Coordinamento Territoriale Prodotti e Segmenti della Direzione Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Nel pomeriggio invece spazio agli incontri one to one tra imprenditori e inventori.

Il bilancio della giornata si è rivelato più che positivo per i numerosi imprenditori presenti, segno che la realtà valdostana delle piccole e medie imprese è interessata all’innovazione, anche se – come ha sottolineato Luca Calò di Intesa Sanpaolo nel suo intervento – “il consiglio rimane quello di investire di più visto anche il sostegno regionale del 50% a fondo perduto stanziato dalla delibera del 15 luglio 2016 a favore delle imprese che decidono di investire nellacquisizione di servizi di assistenza e consulenza tecnologica di alta gamma”.

Singolare anche la scelta della Valle d’Aosta come location dell’iniziativa, “una scelta inevitabile dopo il successo del primo incontro tenutosi a Torino a febbraio – commenta Loccisano, referente del Politecnico di Torino – vista la collaborazione con la sede distaccata del Politecnico a Verrès e il buon stato dell’arte della realtà imprenditoriale valdostana”. “Il nostro augurio – aggiunge – rimane quello di consolidare questa tipologia di incontro, proprio per uscire dalle mura accademiche e trovare riscontri pratici. Siamo stati i primi a creare questo format con un partner importante come Intesa Sanpaolo, ora vorremmo che tutto ciò abbia un seguito e lavoreremo in quest’ottica”.

Passeggiando poi tra i banchetti allestiti dagli inventori, tra droni iper tecnologici, materiali per l’edilizia realizzati con scarti di lavorazione, sistemi di depurazione biologica dell’aria e tante altre tecnologie, troviamo anche tre brevetti tutti valdostani che raccontiamo qui sotto.

Le “catene incorporate” di Giorgio Neyroz

Giorgio Neyroz è originario di Cervinia ma ormai da diversi anni vive a Quart. Fotoreporter di professione, si è ritrovato nei panni di Archimede quasi per gioco, lasciandosi ispirare da una peculiarità del territorio valdostano, la neve: “ Ho messo a punto delle catene da neve direttamente incorporate nei cerchi delle ruote dell’auto  – spiega mentre con entusiasmo ci mostra il funzionamento della sua invenzione – in questo modo possiamo avere le catene sempre a portata di mano e montarle in pochi minuti e con molta facilità”. La speranza è quella di poter cedere il brevetto ad una partnership e di poter vedere un giorno questo prodotto sul commercio.

“Speedy BRICK”” di Flavio Lanese

Particolare anche la storia che si nasconde dietro il sistema di costruzione “SpeedyBRICK”, brevetto messo a punto da Flavio Lanese, ingegnere aostano della “Rewallution s.r.l.”, impegnata in sistemi di costruzione innovativi: “20 anni fa durante una vacanza negli Stati Uniti – ci racconta- ho notato come montavano e smontavano i grattacieli in acciaio. Questa idea di costruzione reversibile mi ha guidato nell’ideazione di questi blocchi modulari che incastrati tra di loro permettono di realizzare muri perimetrali e edifici. Ciò permette di smontare e montare strutture senza impatto di cantiere, di riutilizzare completamente il materiale per altre strutture e di realizzare edifici completamente anti sismici”. L’augurio migliore per il futuro di questa innovazione?“ Sono molto ottimista – ribatte – ho già avuto richieste da diversi stati esteri, spero che questa invenzione possa trovare applicazione sia nel quotidiano, nei piccoli lavoretti di casa, sia nel mercato dell’edilizia anche se già essere arrivato ad ottenere un brevetto è una bella soddisfazione”.

Il robot di Michele Cosentino

Occorre fare un tuffo nel mondo degli impianti elettrici per raccontare il brevetto di Michele Cosentino, installatore elettrico di Aosta. Il suo robot tirafili automatico è stato messo a punto in collaborazione con l’inventore svizzero Gianfranco Passoni. “La nostra invenzione permette di inserire i cavi elettrici negli impianti in maniera autonoma grazie all’aiuto di una sonda, senza il bisogno di essere necessariamente in due – illustra Cosentino –  Tutto ciò permette di abbattere i costi e rendere il lavoro più agevole”.

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