UNA TAVOLA ROTONDA PER L’ ANNO DELLA SINDONE

Continua il conflitto tra scienza e fede

PAOLO MAGLIOCCO – 22.11.2014                             FOTOGALLERY

Nel magnifico salone della Fondazione Donat Cattin, a Palazzo Scaglia di Verrua nel pieno centro storico di Torino, giovedì 20 novembre si è tenuto un convegno sulla Sacra Sindone.

Hanno parlato del mistero che avvolge questo sacro telo, conservato nel Duomo di Torino, Bruno Barberis, presidente del “Centro Internazionale di Sindonologia” di Torino, Giuseppe Ghiberti, teologo, e Elide Tisi, vice sindaco di Torino e Assessore alle politiche sociali.Apre l’incontro il direttore del settimanale diocesano “La Voce del Popolo”, Luca Rolandi, ponendo ai relatori il quesito sull’autenticità della Sindone, quale sudario che ha avvolto il corpo di Cristo.

A destare le maggiori perplessità sul telo è sicuramente la figura umana che è possibile intravedere su di esso. Nel 1988 alcuni piccoli frammenti del lenzuolo furono prelevati ed inviati a tre diversi laboratori situati a Oxford, Zurigo e Tucson. Dai risultati delle analisi di radio datazione al carbonio-14, effettuate in modo autonomo dai centri specializzati, emerse la presenza di polline di piante originarie della Palestina, e tracce di sangue umano del gruppo AB depositate da un corpo martoriato. Per la datazione, invece, si ritenne potesse riferirsi al periodo medioevale tra il 1260 e il 1390. Bisogna però considerare che il rilevamento di microrganismi ed altre impurità sul telo, dovute alla non perfetta conservazione dello stesso, inficia totalmente questo esame perché fa aumentare la quantità di carbonio-14 presente con la conseguente stima di un’età più recente di quella che effettivamente possiede.

«Quindi la datazione al carbonio-14– spiega il professor Barberis – che è sicuramente valida se effettuata direttamente su esseri viventi, non è del tutto esatta se fatta su tessuti o altri materiali che possono subire questo tipo di contaminazioni».

Monsignor Giuseppe Ghiberti, che tra il 1996 e il 2007 è stato membro della Pontificia Commissione Biblica, sottolinea come il telo sia la dimostrazione che Gesù è stato in mezzo a noi. Con tono pacato evidenzia che: «700 anni di storia testimoniano il fatto che la devozione nei confronti della Sindone si è mantenuta con forza fino ai giorni nostri. L’importanza che è stata data alla Sindone ci fa riflettere su come l’uomo non sia rimasto insensibile di fronte ad essa, e sia riuscito a cogliere il suo messaggio, che non è solo quello del silenzio della morte ma quello della ricerca della verità e della vita».Conclude il suo intervento ricordando che Papa Giovanni Paolo II ha definito la Sindone lo specchio del Vangelo.

Infine Elide Tisi, in rappresentanza della Città di Torino, fa presente che sono in corso i preparativi della prossima Ostensione della Sindone, dal 19 Aprile al 24 Giugno 2015. Circa 4 mila giovani volontari sono già pronti per contribuire alla buona riuscita di questo evento straordinario che accoglierà a TorinoPapa Francesco e tantissimi fedeli provenienti da ogni parte del mondo. Il sacro telo, infatti, è il segno del Cristo risorto, un messaggio di indubbia speranza per chi ha fede. «Solo con la fede in Dio ed il buon senso dell’uomo – chiosa il vice Sindaco Tisi – sarà possibile uscire dalla profonda crisi materiale e spirituale che affligge il mondo intero, e in particolare il nostro Occidente».

 

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Fotogallery di Carlo Cretella

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