24 ORE PER IL SIGNORE… E NON SOLO…

Samantha Marcelli 12.03.2016

IVREA – Anche la nostra Diocesi ha risposto all’invito di Papa Francesco di dedicare 24 ore al Signore tra venerdì 4 e sabato 5 marzo. Due chiese sempre aperte: San Salvatore a Ivrea, San Giacomo a Rivarolo.

24 ore di Adorazione Eucaristica interrotte solo per la celebrazione delle messe. Una vera e propria staffetta tra gruppi e comunità della Diocesi, con la presenza costante di confessori per permettere a tutti di avvicinarsi al sacramento della riconciliazione.
Ad Ivrea ad aprire questo evento Don Roberto Farinella: “Nel Suo Amore possiamo cambiare”. Poi la messa celebrata da Don Mauro Agreste, rettore del Santuario del Monte Stella di Ivrea, un momento di preghiera di guarigione interiore e l’avvio della Adorazione Eucaristica guidata.
“Spogliamoci della tristezza in queste 24 ore di festa. Incontriamo il Perdono, la Vicinanza, la Grazia. Nessuno tornerà a casa com’è arrivato. “
Poi l’invito a restare nella notte per  fare compagnia a Gesù: “È un’ occasione da non perdere rimanere qui, in silenzio. E non abbiate paura. Non riempite il silenzio con la vostre voce. Ascoltate, riconoscete la Sua voce, lui vuole parlare al vostro cuore.”
E così si è avviata l’Adorazione silenziosa, proprio mentre fuori la città viveva l’inizio del fine settimana tra feste e divertimenti alla moda.
Una notte intensa in cui dopo la messa di mezzanotte ci sono state altri momenti di adorazione guidata. Poi nella giornata, tra  le tante messe oltre a quella del Vescovo Edoardo Cerrato, anche quella celebrata da Mons. Luigi Bettazzi che con una breve e toccante omelia ha ricordato a tutti l’importanza di leggere con attenzione la parabola del figliol prodigo per migliorare il nostro agire quotidiano: “I secondogeniti siamo noi, noi che usiamo i doni di Dio per i nostri piani, e poi perso tutto, torniamo a Dio. E a volte siamo anche primogeniti quando ci sentiamo superiori e pensiamo che solo noi siamo bravi. È la nostra natura umana. Ma Gesù è venuto per farci creature nuove”.
Un continuum di preghiera individuale e comunitaria durato  fino alle 21 di sabato quando  Don Lorenzo Younsong, coreano presbitero di Pinerolo, accompagnato dall’intensa animazione del gruppo neocatecumenale, ha celebrato la messa di chiusura dimostrando come la fede superi ogni confine, anche quello della lingua e della timidezza.
Nei saluti finali di Don Roberto Farinella la gioia per la partecipazione numerosa, anche di giovani, sicuramente in netto contrasto con l’immagine a cui siamo più abituati di chiese vuote.
Appuntamento tra un anno o ci saranno altri momenti così intensi? Nessuna comunicazione ufficiale, ma si parla già di una prossima notte di luce prima di Pasqua.
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