NEL CONCISTORO 3 PIEMONTESI FRA I NUOVI CARDINALI

L’anello simbolo di testimonianza di Pietro e Paolo  data  a Cristo fino alla morte per martirio

G.O. – 20.02.2012

CITTÀ DEL VATICANO –  Questa mattina il papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza  nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, i ventidue cardinali  creati  nel  suo quarto Concistoro, sabato mattina  18 febbraio nella Basilica di San Pietro.

Dei ventidue neo porporati che hanno il compito di aiutare il successore di Pietro nello svolgimento del suo ministero tre sono del Piemonte: Giuseppe Bertello di Foglizzo (To),  Domenico Calcagno di  Tramontana  di Parodi Ligure (Al), e infine  Giuseppe Versaldi di Villarboit (Vc).

Ecco l’elenco delle ventidue eminenze cardinalizie  provenienti da diverse parti del mondo:  Fernando Filoni (prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli); Manuel Monteiro de Castro (penitenziere maggiore); Santos Abril Y Castelló (arciprete della Basilica Papale di Santa Maria); Antonio Maria Vegliò (presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti); Giuseppe Bertello (presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano); Francesco Coccopalmerio (presidente del Pontificio Consiglio per i Testi  Legislativi); João Braz de Aviz (prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita  Consacrata e le Società di Vita Apostolica) Edwin Frederick O’Brien (pro-gran maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme); Domenico Calcagno (presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; Giuseppe Versaldi (presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede);  George Alencherry (arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi (India); Thomas Christopher Collins (arcivescovo di Toronto, in  Canada); Dominik Duka, o.p. (arcivescovo di Praha, in Repubblica Ceca); Willem  Jacobus Eijk (arcivescovo di Utrecht, nei Paesi Bassi); Giuseppe Betori (arcivescovo di Firenze); Timothy Michael Dolan (arcivescovo di New York, negli Stati Uniti d’America);  Rainer Maria Woelki (arcivescovo di Berlin, nella Repubblica Federale di Germania);  John Tong Hon (vescovo di Hong Kong, nella Repubblica Popolare Cinese) ; e  infine quattro elevati per il loro apostolato, Lucian Mureşan (arcivescovo Maggiore di Făgăraş e Alba Iulia dei Romeni, in Romania); Julien Ries (sacerdote delal Diocesi di Namur e professore emerito di storia delle religioni presso l’Università Cattolica di Louvain); Prosper Grech, o.s.a. (docente emrito di varie Università romane e Consultore presso la Congregazione per la Dottrina della Fede);  Karl Josef Becker, s.i. (docente emerito della Pontificia Università Gregoriana, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede) (in Concistoro, del 18 febbraio 2012 da www.vatican.va).

Nel discorso solenne il  Santo Padre durante il rito del Concistoro, prima dell’imposizione della berretta, della consegna dell’anello e dell’assegnazione del titolo o della diaconia, ha voluto ricordare ai nuovi cardinali che «nello svolgimento del loro particolare servizio a sostegno del ministero petrino, [essi …] saranno chiamati a considerare e valutare le vicende, i problemi e i criteri pastorali che toccano la missione di tutta la Chiesa. In questo delicato compito sarà loro di esempio e di aiuto la testimonianza di fede resa con la vita e con la morte dal Principe degli Apostoli, il quale, per amore di Cristo, ha donato tutto se stesso fino all’estremo sacrificio» (in Allocuzione del Santo Padre  Benedetto XVI,  in Basilica Vaticana, sabato 18 febbraio 2012,   da www.vatican.va). E aggiunge che nel portare l’anello cardinalizio: «Su cui sono raffigurati i santi Pietro e Paolo, con al centro una stella che evoca la Madonna, voi siete  richiamati quotidianamente a ricordare la testimonianza che i due Apostoli hanno dato a Cristo fino alla morte per martirio qui a Roma, fecondando così la Chiesa con il loro sangue. Mentre il richiamo alla Vergine Maria, sarà sempre per voi un invito a seguire colei che fu salda nella fede e umile serva del Signore» (ibidem da www.vatican.va).

Nella concelebrazione eucaristica del Santo Padre con i nuovi cardinali officiata domenica 20 febbraio nella  Basilica di San Pietro,  il primo tra i nuovi cardinali,  Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, nel porgere il saluto a Benedetto XVI, richiama il  significato della “porpora” di cui sono insigniti i ventidue ecclesiastici:   «Il mistero profondo della sofferenza di Gesù, che rivestito dai suoi aguzzini di un mando purpureo e presentato così alla folla da Pilato, si è umiliato facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Anche oggi nella Chiesa, per la fedeltà al suo Signore, non mancano il martirio, le tribolazione e le persecuzioni in tanti suoi membri» (in Indirizzo di omaggio del cardinale Fernando Filoni, in Basilica Vaticana, domenica 19 febbraio 2012, da www.vatican.va).

Proprio nella solennità domenicale della  Cattedra di San Pietro e nel luogo della Cattedra in cui vi è posta la tomba dell’Apostolo Pietro,  le parole di Benedetto XVI nell’omelia mettono in luce  il valore della Chiesa:  «È  come una finestra, il luogo in cui Dio si fa vicino, si fa incontro al nostro mondo […] essa ha il compito di aprire oltre se stessa quel mondo che tende a chiudersi in se stesso e portargli la luce che viene dall’alto, senza la quale diventerebbe inabitabile» (in Omelia del Santo Padre Benedetto XVI nella concelebrazione eucaristica con i nuovi cardinali, in Basilica Vaticana, domenica 19 febbraio 2012 da www.vatican.va)

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