CONVEGNO ANNUALE DI “MEDICI CON L’AFRICA, CUAMM”

Al Politecnico di Torino la ONG di Padova relaziona sul progetto “Prima le mamme e i bambini”

PAOLO MAGLIOCCO, 26.12.2014                                          FOTOGALLERY

TORINO – Si è svolto nell’aula magna del Politecnico di Torino l’annuale meeting del “Medici con l’Africa, CUAMM”, organizzazione sanitaria non governativa fondata a Padova nel 1950, che promuove la tutela della salute delle popolazioni africane. Hanno presenziato ospiti illustri come Romano Prodi, in veste di presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, Lapo Pistelli, vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e il Sindaco di Torino Piero Fassino. Ha condotto e moderato l’evento Mario Calabresi, direttore del quotidiano “La Stampa”.

Tema principale del convegno il progetto “Prima le mamme e i bambini”, in corso da tre anni e finanziato dalle Fondazioni Cariparo, Cariplo, Cariverona e Compagnia San Paolo. Donata Dalla Riva, responsabile CUAMM, ne ha  presentato  lo stato dell’arte sottolineando che “l’ obiettivo più ambizioso è offrire un parto sicuro, raddoppiando il numero di parti assistiti: dai 16 mila ai 33 mila in un solo anno. Per questo la nostra attività si svolge sia in ambito ospedaliero e territoriale che sul piano scientifico con  analisi e ricerche operative”. L’attività si sviluppa in quattro stati dell’Africa sub sahariana:  Angola, Etiopia, Uganda e Tanzania, nei rispettivi ospedali di proprietà delle diocesi locali, ma anche in numerose strutture di pronto intervento, disseminate sul territorio e dotate di ambulanze, in grado quindi di offrire anche alle donne che abitano nei villaggi più isolati la possibilità di usufruire dell’attuale assistenza sanitaria gratuita.In particolare in Tanzania, è stato attivato un ulteriore servizio per il controllo di qualità degli interventi sanitari il “Beneficiary Feed-Back Mechanism”. Si tratta di un  software innovativo che permette di raccogliere in breve tempo telefonate e sms mettendo in grado gli operatori di comprendere come le donne locali valutino l’operato dei medici: questo permetterà una più efficace pianificazione dell’assistenza medica.

Tra i vari interventi del convegno non poteva mancare quello del ‘padrone di casa’ Marco Gilli, magnifico rettore del Politecnico, che, confermando la sua attenzione alla realtà giovanile, ha rilevato come “un percorso formativo che appoggia i giovani, potrà garantire sempre più elevati standard qualitativi dei nostri laureati e fornire al sistema produttivo un contributo di capitale umano di alto profilo, sensibilizzato ai temi dell’innovazione e dello sviluppo”. L’obiettivo è quello di invertire la tendenza – evidenziata nei paesi monitorati – a una grave trascuratezza, culturale e sociopolitica, nei confronti della salute delle madri. Una sfida che il personale del Cuamm, grazie a una esperienza decennale e alla recente formazione di medici altamente qualificati, vuole a tutti i costi vincere.

Una volontaria, l’ostetrica Chiara Maretti da poco rientrata dalla Sierra Leone ha poi offerto al pubblico la sua commossa e semplice testimonianza diretta: “Ho lavorato in sala parto nell’ospedale di Pujehun, uno dei distretti più remoti nel sud della Sierra Leone . Abbiamo salvato tante madri e fatto nascere più di 50 bambini. Non potevamo abbandonarli”. Sono centinaia i medici volontari italiani del Cuamm che, come Chiara, si impegnano coraggiosamente per combattere questi drammi umani, così radicati e consueti presso certe popolazioni. Anche grazie a loro, le grida di dolore provenienti dai paesi più poveri non possono più essere ignorate, anzi richiedono il risveglio di un’autentica fratellanza umana da parte di tutti.

La tenacia e l’impegno commovente dei volontari del Cuamm dimostrano come l’Italia possa ancora rivendicare un profilo elevato in termini di valori umani e cristiani. Lo sforzo programmatico di questa e altre associazioni no-profit si rivela capace di portare  aiuti consistenti, sul piano materiale ma anche culturale, a popolazioni che lottano da secoli contro difficili condizioni ambientali e sociali. Grande merito va agli ideatori del progetto e della strategia, basata appunto sul sostegno alle mamme, considerate il cuore  pulsante di tutte le società, e ai bambini, visti come la sola ricchezza per il futuro.

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Fotogallery di © Carlo Cretella – 1 dicembre 2014

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