LA POLITICA, UNA VERA MISSIONE PER CARLO DONAT-CATTIN

Una tre giorni di studi  e dibattiti sulle “sfide dell’Italia e dell’Europa” a Saint-Vincent  organizzata dalla Fondazione Donat-Cattin

OTTOBRE 2004

GIANNI FERRARO

AOSTA – «Una sfida, pienamente riuscita, iniziata tre anni fa, che continua in quello spirito bipartisan dove le diverse anime dei cattolici, dei laici, dei democratici cristiani convivono e contribuiscono a creare stimoli e progettualità per il futuro del Paese». Così Claudio Donat-Cattin ha sintetizzato, in chiusura dei lavori, la tre giorni di studi promossa dalla Fondazione “Carlo Donat-Cattin” al Centro Congressi Billia di Saint-Vincent.

Saint Vincent, convegno Non un occasione per fare dibattiti epocali, ma un laboratorio culturale e politico per tutti coloro che si sentono legati da un’eredità comune, quella per l’appunto del leader Carlo Donat-Cattin, deceduto nel marzo del 1991. Più volte consigliere comunale e provinciale, nel 1954 fu eletto nel consiglio nazionale della DC e nel 1959 nella direzione del partito. Deputato dal 1958 e senatore dal 1979, fu vicesegretario della DC tra il 1978 e il 1980. Altrettanto intensa la sua esperienza di governo: ministro del Lavoro (1969-72), ministro per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno (luglio 1973-marzo 1974), ministro dell’Industria (novembre 1974- novembre 1978), ministro della Sanità (agosto 1986-maggio1989), ministro del Lavoro (luglio 1989). Nel partito rappresentò la sinistra sociale, legata alla storia sociale e sindacale del movimento dei cattolici in Italia e rilanciata soprattutto da Pastore nei primi anni ’50 con il gruppo “Cronache sociali“, poi diventato “Forze sociali“, quindi “Rinnovamento” e infine, nel 1964, “Forze nuove”, di cui Donat-Cattin fu leader incontrastato.

E proprio gli annuali convegni di “Forze nuove” a Saint-Vincent, superando i confini di circoscritta iniziativa di corrente, offrono momenti di riflessione collettiva sulla politica italiana. Ripristinati tre anni fa, questi incontri rappresentano una prestigiosa vetrina politica di dibattito. E così é stato lo scorso fine settimana. A confrontarsi sul tema Governo, sviluppo, fisco: sfide per l’Italia e l’Europa i big della politica italiana: dal ministro alle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione, al ministro alle Attività produttive Antonio Marzano, al coordinatore nazionale di Alleanza Nazionale Ignazio La Russa, al segretario nazionale dell’UDC Marco Follini, a Clemente Mastella dell’UDEUR, al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, al segretario nazionale della CISL Savino Pezzotta. E ancora Walter Veltroni, Sandro Bondi, Enrico Letta, Tiziano Treu, Sandro Fontana, Giorgio Merlo, Gianfranco Morgando, Pia Locatelli, Cesare Salvi, Fabrizio Palenzona, Giancarlo Borra.

Ospite d’eccezione il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che ha voluto ricordare la lezione di Carlo Donat-Cattin che «ebbe il grande merito di dimostrare come i principi di socialità e solidarietà non sono patrimonio esclusivo della sinistra politica». E poi l’insegnamento di Alcide De Gasperi, nel cinquantesimo anniversario della sua morte. Largamente, e ingiustamente dimenticato, De Gasperi assimilò in sé due imperativi: la verità oggettiva e la libertà. «Lo statista trentino – ha precisato Casini – fu sempre aperto al dialogo ed al confronto, pur senza mai rinunciare ai propri principi».

Nella tre giorni di Saint-Vincent sono stati affrontati diversi temi: la riforma costituzionale dello Stato, il bipolarismo, la riforma della legge elettorale, l’Europa al bivio tra stabilità e crescita. E per infondere nuova linfa vitale nella politica, al convegno della Fondazione Donat-Cattin, hanno preso parte anche gli studenti degli Istituti Addolorata e La Salle di Torino.

In chiusura dei lavori il segretario nazionale della CISL Savino Pezzotta, tracciando un bilancio dell’attività svolta, ha detto:«Ancora una volta la Fondazione ha avuto il grande merito di aver svolto un ruolo di servizio al dibattito politico, favorendo il confronto, in un clima di serenità e di rispetto, pur nelle differenze di opinioni».