LE TAPPE DI PELLEGRINAGGIO DELLA MADONNA DEL GRAN PARADISO

Da Sparone a Pont-Valsavarenche e prossima tappa al Gran Paradiso

LUGLIO 2004

GIANNI FERRARO


PONT-VALSAVARENCHE – Nell’anno mariano 1954, su iniziativa di un prete alpinista canavesano don Pierino Balma, recentemente scomparso, una piccola statua della Madonna veniva collocata sulla vetta della più alta montagna interamente italiana, il Gran Paradiso di 4061 metri.

Dopo cinquant’anni don Paolo Curtaz, giovane prete valdostano molto noto per la sua intraprendenza nell’organizzare interessanti appuntamenti culturali estivi nelle sue 5 parrocchie (Les paroisses du Paradis: Villeneuve, Introd, Rhemes S.Georges, Rhemes Notre Dame e Valsavarenche), si è fatto promotore dell’opera di restauro della bella Madonnina, che veniva riportata a valle ed affidata alle cure della restauratrice dei beni culturali Valeria Borgialli di Favria Canavese.

Don Giacomo Torasso, monsignor Arrigo Miglio (vescovo di Ivrea) e monsignor Giuseppe Anfossi (vescovo di Aosta)

La Madonnina del Gran Paradiso, rinnovata nel suo primitivo splendore, è così ripartita per il suo secondo pellegrinaggio con prima tappa a Sparone, paese nativo del nostro don Pierino, per proseguire nella parrocchia di Valsavarenche e successivamente trovarsi venerdì 2 luglio nella vicina frazione di Pont: qui ad attenderla, per ripetere insieme l’ascensione con le stesse modalità della prima salita di mezzo secolo fa ed essere ricollocata in vetta, un gran numero di devoti ed amanti della Grande Montagna, che con il suo nome “Gran Paradiso” ci ricorda la caducità e il prosieguo della nostra stessa vita terrena.

In primis il vescovo di Aosta, monsignor Giuseppe Anfossi, con il nostro vescovo di Ivrea, monsignor  Arrigo Miglio, il parroco di Montalto Dora don Giacomo Torasso, lo zelante don Paolo con le guide alpine e il sindaco di Valsavarenche, l’attivissima Lina Peano co-artefice della grandiosa rievocazione e co-autrice del bellissimo libro Valsavarenche e la Madonnina del Gran Paradiso, a ricordo di questa semplice ed appassionante vicenda che ci aiuta a crescere nei valori della nostra esistenza.  Ad accompagnare la Madonnina nella fatica dell’ascensione anche la figlia del sindaco, la simpatica e graziosa Sylvie, di soli 9 anni: una presenza sorprendente ma quanto mai importante e preziosa per ricordarci l’insegnamento di Gesù.

Questo straordinario evento commemorativo, conclusosi sabato 3 luglio con la ricollocazione in vetta della Madonnina e la celebrazione della Santa Messa, assume oggi un significato speciale per la presenza in Valle di Sua Santità Giovanni Paolo II, da sempre grande devoto della Madonna.

Affidarsi a Maria ed affidare a Lei la Chiesa universale è una “costante” del suo pontificato: quel “Totus Tuus” pronunciato l’8 settembre 1978 continua ad esprimersi nei suoi gesti quotidiani mentre stringe tra le mani la corona del Rosario e recita l’Angelus sulle piazze e sui monti del mondo intero.