PARTE ALLA GRANDE IL FESTIVAL DI CONTI

Emozioni,  parole e ospiti eccezionali nella prima serata di Sanremo 2015

FLORIANA BENEGIAMO, 11.02.2015                    FOTOGALLERY

SANREMO – Canzoni d’amore a ritmo di blues, racconti di solitudine paura e coraggio, testi nati di proprio pugno in una cameretta, parole attuali che parlano di trasformazioni e libertà. Sono questi gli ingredienti delle 20 canzoni in gara della “65esima Edizione del Festival di Sanremo 2015” che ha preso il via in prima serata su Rai Uno ieri 10 Febbraio.

Nell’anteprima un video di apertura dei campioni e il loro passaggio sul Red Carpet  prima di salire sul palco del Teatro Ariston, in cui a detta dei cantanti si respira un clima molto bello e d’amicizia. Le novità di questo Festival iniziano già nella conduzione, affidata alla maestria di Carlo Conti che apre le danze ricordando le precedenti conduzioni che hanno lasciato il segno nel più grande festival della canzone italiana, daNunzio Filogamo a  Fabio Fazio, passando con Mike Bongiorno e Pippo Baudo. La scenografia del palco dell’Ariston è romantica ed elegante, i colori soffusi del blu ben si accostano al rosso deciso della scalinata, che come un vero Red Carpet dirige il passo sicuro delle tre vallette d’eccezione: Emma Marrone e Arisa con la loro simpatia e bellezza, scelte per essere state le ultime due donne vincitrici delle precedenti edizioni del Festival, assieme al glamour e all’eleganza della modella e attrice spagnola Rocio Munoz Morales.

I dieci cantanti che si esibiscono nella prima serata di Sanremo 2015 sono in ordine di uscita: Chiara con “Straordinario”, Gianluca Grignani con “Sogni infranti”, Alex Britti con “Un attimo importante”, Malika Ayane con “Adesso è qui”, e ancora i giovanissimi Dear Jack “Il mondo esplode”, Lara Fabian Voce”, NekFatti avanti amore”, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (in arte Platinette) “Io sono una finestra”, AnnalisaUna finestra tra le stelle”, e in chiusura il rapper Nesli con “Buona fortuna amore”.

I primi ospiti a fare il loro ingresso ci riportano un po’ nella vita reale e nello spirito di quest’anno di “Tutti cantano Sanremo” con la famiglia Anania, la più numerosa d’Italia che riguardo ai loro  16 figli parlano di una vera opera di Dio. A seguire invece è Tiziano Ferro che in papillon e con una storica figura della musica italiana come il maestro Vessicchio anima e commuove soprattutto i cuori femminili ormai non più adolescenti, che si ritrovano nei suoi vecchi ma anche nuovi successi come il suo inedito “Incanto”. Ma Sanremo non è solo una sfida musicale e a strappare un sorriso in più ci pensa l’attore napoletano Alessandro Siani. Nel suo piccolo siparietto parla di crisi economica, expo, cibo e amore, ma amore per il mondo, per le proprie radici suscitando il ricordo del cantante recentemente scomparso Pino Daniele. E a proposito di amore, c’è n’è un altro che dopo 24 anni ritorna sullo stesso palco: quello di Albano e Romina, un’ unione musicale che ritorna ad emozionare con i successi di “Felicità”, “Cara terra mia” e “E’ la mia vita”. Tra una canzone e l’altra si trova anche spazio per parlare di eccellenze e di attualità, con un eroe dei nostri giorni, il medico di Emergency guarito dal virus Ebola, Fabrizio Pulvirenti. Il professore riporta con emozione il racconto del suo contagio e con estrema modestia e umiltà ribadisce «Ma io non sono un eroe, lo sono diventato solo perché sono europeo e ho la pelle bianca». Il Festival lo saluta con un applauso pieno di gratitudine, mentre egli rinnova la sua volontà di tornare in Africa per continuare il suo lavoro e offrire ancora il suo aiuto: un grande esempio di umanità. Una nota di colore internazionale è data invece dall’ingresso degli Imagine Dragons la band alternative rock di Las Vegas che dà spettacolo con un talentuoso mix di musica e canto ad altissimo livello presentando il loro nuovo album “Smoke + Mirrors” in uscita il 17 Febbraio.

La prima puntata del Festival, tra critiche e perplessità commentate in diretta sui social, si chiude con un’aria un po’ dolce e malinconica che vede la bravura dei due “fiori” Arisa ed Emma nell’interpretazione del “Carrozzone” di Renato Zero. Un inno alla vita che se ne va mentre scorrono le immagini in bianco e nero di quei musicisti italiani che hanno segnato le precedenti edizioni del Festival. E qui emerge il ricordo più che mai vivo degli ultimi grandi prematuramente scomparsi Lucio Battisti, Lucio Dalla, Mino Reitano, Mango e Pino Daniele.

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FOTOGALLERY DI CARLO CRETELLA

10 Febbraio – Teatro Ariston

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