UNA PRIMA SERATA ALL’INSEGNA DELLA BELLA MUSICA

La kermesse sanremese rompe il ghiaccio tra canzoni d’amore, popolarità, super ospiti nazionali ed internazionali

MARTINA PRAZ, 11.02.2015                     FOTOGALLERY

SANREMO – Musica, colori, scintillii, fiori e… persone comuni! Ebbene sì, la 65esima edizione del Festival di Sanremo, si è aperta sulle note di “Fanfare of the Common Man”.

Un inizio insolito che funge da omaggio simbolico al pubblico che da sempre è il vero giudice indiscutibile della kermesse grazie al televoto, ma che ne costituisce anche l’anima suscitando una reazione a catena di emozioni e applausi. Che sarebbe stato un festival dai toni popolari lo avevamo già capito dallo slogan pubblicitario “Tutti cantano Sanremo!”, ma che l’eccezionale padrone di casa, Carlo Conti, avrebbe portato sul palco dell’Ariston persino una famiglia straordinariamente normale  come quella degli Anania che di figli ne conta ben 16, questo no non ce lo potevamo proprio aspettare.

Ed è anche comune il tema che unisce i brani dei 10 big che si sono esibiti in questa prima serata: è l’amore, infatti, che sembra essersi impadronito delle parole dei brani in gara. Amore cercato, amore non corrisposto e amore ideale, insomma ce n’è per tutti i gusti nelle canzoni di Chiara Galliazzo, Gianluca Grignani, Alex Britti, Malika Ayane,  dei  Dear Jack, Lara Fabian, Nek, Annalisa e Nesli. Fuori dal coro il duo formato da Grazia di Michele e Mauro Coruzzi che strizza l’occhio a temi più delicati come quello della diversità. A fine puntata sono già usciti i nomi dei 4 cantanti a rischio eliminazione: il festival non è ancora entrato nel vivo e sono già in bilico Alex Britti, Gialuca Grignani Lara Fabian e il duo Di Michele e Coruzzi.

Ad intervallare il fervore della gara non sono mancati super ospiti d’eccezione a partire da Tiziano Ferro che, gettandosi in un medley di vecchi successi, ha ottenuto una vera e propria standing ovation. Non ha deluso le aspettative il duo per eccellenza Carrisi/Power, che, sulle note di “Ci sarà…”, ha fatto rivivere al pubblico quel lontano 1984, quando proprio questa canzone, cantata da un giovanotto di nome Albano e una timida Romina, si aggiudicò l’ambito leone d’oro. Per lo spazio dedicato all’internazionalità, con un occhio di riguardo ai più giovani, ospiti d’onore dell’Ariston gli Imagine Dragons, i 4 ragazzi statunitensi che in poco tempo sono riusciti a conquistare un successo planetario meritandosi l’appellativo di “band dei record”.

Dall’internazionalità all’italianità, perché Sanremo è musica, è pubblico ma è anche Italia. Ed è proprio del nostro Bel Paese che parlano i divertenti sketch del comico ospite Alessandro Siani, che proprio sul palco del “tempio della musica” festeggia i suoi 20 anni di carriera. Siani ripropone con molta ironia l’immagine, purtroppo sentita e risentita, del paese un po’ “disperato” lacerato dalla crisi economica, dalla corruzione, dalla disoccupazione e dai problemi sociali. Un Italia che però può riscattarsi grazie al turismo, al buon cibo e all’amore di tutti per tutti con commovente omaggio finale al mitico Pino Daniele recentemente scomparso. E altrettanto emozionante è stato l’intervento di Fabrizio Pulvirenti, il medico di Emergency che è guarito dal virus ebola, contratto in Sierra Leone durante una delle sue missioni. Anche l’altruismo e, ancora una volta, l’amore fanno rima con l’italianità che ci contraddistingue.

Ottima la performance di Carlo Conti che ha saputo fare gli onori di casa con “stile e ritmo” quale navigato conduttore anche se per la prima volta sul palcoscenico dell’Ariston.  Affiancato dai suoi tre gioielli – Rocio, Emma e Arisa  – ha reso la serata brillante e dinamica come da anni non succedeva. Con il fascino dell’attrice  spagnola le nostre due cantanti, già vincitrici a Sanremo, che hanno svolto molto bene il ruolo insolito di presentatrici per poi emozionare il pubblico nel finale duettando sulle note del Carrozzone di Renato Zero come tributo ai cantanti che ci hanno lasciato.

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FOTOGALLERY DI CARLO CRETELLA

10 Febbraio – Teatro Ariston.

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