RISCOPRIRE LA TEOLOGIA. SENSO RELIGIOSO E RAZIONALITA’ NELLA SOCIETA’ DI OGGI
Dal libro “Teologia e Spiritualità” di Antonio Staglianò, presentato alla Fiera Internazionale del Libro di Torino 2006, l’interessante conferenza su un argomento quanto mai attuale

 

TORINO- “Perché la teologia? Senso religioso e razionalità” è stato il tema della conferenza, svoltasi venerdì 5 Maggio all’apertura della Fiera Internazionale del Libro di Torino. Promossa dal Servizio nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per il Progetto Culturale ed organizzata dall’Associazione Sant’Anselmo, con Oreste Aime, Direttore della Facoltà Teologica di Torino, in veste di moderatore, vi hanno partecipato in qualità di relatori Giovanni Filoramo, docente di storia del cristianesimo all’Università di Torino e Antonio Staglianò, direttore dell’Istituto Teologico Calabro. Prendendo spunto dal recente libro di Staglianò Teologia e Spiritualità, Edizioni Studium Roma 2006, è stato affrontato l’argomento del ruolo della teologia nel ‘900, all’interno della prospettiva teologica cattolica.
Filoramo ha sottolineato come “una riflessione sulla crisi della politica attuale dovrebbe indurre la società ad un legame più forte con la teologia politica”. In particolare sarebbe importante “il recupero di una certa tradizione teologica patristica (ossia l’età del pensiero cristiano in cui i Padri della Chiesa dettarono la prima sistemazione dogmatica del messaggio evangelico ) nell’ottica di riflessione sulla società di oggi”. Staglianò nel suo intervento ha parlato del ruolo della teologia all’interno della società e del cristianesimo. A suo parere “La teologia potrà avere un futuro solo se tornerà ad occuparsi dei problemi dei popoli”. Nel quadro di questo riavvicinamento della disciplina religiosa alle persone, il teologo deve essere il “il credente che accoglie la fede. L’uomo è il vero oggetto della disciplina della fede” : dovrebbe avere quindi come obiettivo quello di aiutare i credenti a spendere e ricercare le esperienze cristiane nella vita presente.
Al termine del dibattito la conferenza si chiude con l’auspicio di tutti ad una teologia meno clericale e più attenta ai bisogni della gente. Un sapere della fede vicino ai popoli, nella linea tracciata da Giovanni Paolo II per cui la fede cattolica è la speranza nella “presenza di Dio messa al servizio degli uomini”.

 

 

Dario Lindi
Corso giornalismo on-line Facoltà di Lingue
Fondazione Carlo Donat-Cattin