SAN  GIOVANNI  BOSCO,  IL SANTO DELL’ACCOGLIENZA

Il suo grande insegnamento è  “Farsi carico dell’altro senza cedere all’indifferenza”:  così lo ricorda Monsignore  Arrigo Miglio, vescovo d’Ivrea

GIANNI FERRARO – 04.01.2012

Festa di san Giovanni Bosco al Duomo di IvreaIVREA – «La presenza dei Salesiani di Ivrea è una grande ricchezza per la nostra diocesi»: sono le parole del vescovo Arrigo Miglio che, domenica scorsa 29 gennaio, ha accolto nel Duomo di Ivrea, per la Santa messa in onore di San Giovanni Bosco, la comunità salesiana eporediese con tanti bambini e ragazzi delle loro scuole elementari e  medie.

«Facendo memoria di questo grande santo piemontese, don Bosco, – aggiunge entusiasta Miglio – non si può fare a meno di ricordare che, proprio l’accoglienza è  il  principale insegnamento che ci ha lasciato . Uomo determinato e di grande cuore, con le sue opere di carità e d’amore osò sfidare la società del suo tempo».

Una sfida vittoriosa  che anima tuttora i suoi discepoli, i Salesiani con le Figlie di Maria Ausiliatrice,  e che monsignore Miglio, invitando ciascuno di noi a ripercorrere le linee guida della vita di don Bosco, riassume in tre parole: santità, gioia e fatica.

Ricorda infatti come «vivere la santità sia stato il filo conduttore della sua vita ed il punto d’arrivo di  ogni percorso educativo […] ma bisogna essere  allegri per camminare nella santità che riempie di gioia:  il raggiungere questo obiettivo richiede però fatica, quella fatica del cammino che  rende più forti aiutandoci  a star bene». È proprio in questo cammino di valori che sta la vera gioia, inondando così di pace e serenità l’uomo che vive una vita piena “facendosi carico dell’altro”.

L’esempio illuminante di san Giovanni Bosco è quanto mai attuale  nella  società odierna sempre più contaminata dai mali crescenti dell’individualismo e dell’indifferenza. La sua grande umanità, tradotta in azione,  era linfa vitale per tutti quelli che incontrava e la sua forza  contagiosa trasformava anche la vita dei potenti.  Ora, a oltre cent’anni dalla morte, la via maestra tracciata da don Bosco continua a brillare attraverso la formazione svolta con grande impegno dalle Istituzioni Salesiane, di ogni ordine e grado. E ben si sentiva la presenza del santo nella Chiesa madre della diocesi d’Ivrea, stracolma  di studenti delle scuole elementari e medie dell’Istituto “Cardinale Cagliero” , accompagnati da insegnanti e familiari  per onorare  il “Santo dei giovani”, nella messa della domenica precedente la ricorrenza del 31 gennaio.

A conclusione della solenne celebrazione eucaristica , il direttore don Eligio invitava  tutti a  proseguire i festeggiamenti con il pranzo nella casa salesiana per poi rendere omaggio alla reliquia di don Bosco, ivi custodita.

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