“… Si troveremo al Paradiso” di Paola Chiesa

Il libro parla degli Uomini, della Guerra, della Speranza: un itinerario di valori nella memoria tra passato e presente.

Principia Bruna Rosco – 29.03.2012

La scrittrice Paola Chiesa, il generale De Milato e il prof. Dario CovaMILANO – Il 10 marzo 2012, a Palazzo Cusani, nella splendida sala Radetzky, è stato presentato l’interessante volume “… Si troveremo al Paradiso” di Paola Chiesa, edito da ABEditore, che raccoglie le lettere dei nostri soldati scritte ed inviate dal fronte russo. Lettere conservate all’interno dei rispettivi fogli matricolari che la professoressa Chiesa ha riportato alla luce dopo quasi settant’anni. Quest’opera offre, attraverso una galleria di testimonianze dirette (lettere dal fronte, fotografie ecc.), un commovente ritratto umano dei militari italiani coinvolti nella tristemente famosa Campagna di Russia (1941/1943).

Alla presentazione, avvenuta in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Cusani, sono intervenuti personaggi di rilievo del mondo militare, il generale di divisione Camillo De Milato comandante l’Esercito Militare Lombardia, del mondo politico il senatore Pierfrancesco Gamba membro della Commissione Difesa del Senato, e del mondo civile il professore Dario Cova medico e storico della stessa pubblicazione. Introducendo l’autrice Paola Chiesa che ha scritto tanti libri per l’Esercito, segno tangibile del suo amore per le Forze Armate, il generale De Milato ha ringraziato tutte le Associazioni d’Arma,  Giancarlo Cioffi  autore di “Silvano ABBA- Il mio grande Capitano”  sempre edito da ABEditore, e il generale Giovanni Fantasia, presidente dell’Associazione “Amici di Palazzo Cusani”.

“… Si troveremo al Paradiso”  è il primo di una collana sulla memorialistica dei soldati al fronte e in prigionia nel corso della seconda Guerra Mondiale. È un libro che il generale Camillo De Milato, a pochi giorni dal congedo, ha voluto dedicare a tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, come ultimo atto per il rispetto che nutre nei loro confronti,  per quello che sono e rappresentano non solo per i milioni di italiani che hanno combattuto e per i tanti morti per la Patria, ma anche per coloro che hanno prestato  o prestano servizio. Infatti, il libro parla degli Uomini, della Guerra, della Speranza, un itinerario nella memoria tra passato e presente. «Le lettere in esso contenute  – dichiara il Generale de Milato – sono la voce dei nostri padri, dei nostri nonni, dei nostri zii morti al fronte e nei campi di concentramento in Russia facendo il loro dovere di soldati. Sono soldati che avevano bisogno di ricevere la posta dalle loro mamme, dalle loro mogli, dai loro fratelli, dai loro amici, per rinforzare il loro stato d’animo, per sentirsi psicologicamente più forti e coraggiosi. E scrivevano, a loro volta, per infondere coraggio e speranza ai loro cari».

Il senatore Pierfrancesco Gamba e Paola ChiesaIl senatore Pierfrancesco Gamba elogia il lavoro di Paola Chiesa e il valore dell’opera: « “… Si troveremo al Paradiso”  è un libro che apporta un grande contributo al mondo  perché parla della guerra di Russia la quale è stata soprattutto uno scontro ideologico. Tutte le volte che sentiamo il Silenzio d’Ordinanza, ogni volta che mettiamo una corona ai Caduti dobbiamo pensare agli uomini che hanno sofferto e sono morti per la Patria. Attraverso le lettere possiamo avere un ricordo etico-morale dei soldati ed è lodevole – termina il senatore – che un grande generale come Camillo de Milato, abbia voluto dedicare una serata, come ultimo atto di Militare, a  un tema come questo».

Il professore Dario Cova dà un grande valore alle lettere e al sacrificio dei nostri soldati che hanno dato la vita per la Patria, lodando nel contempo la scrittrice Paola Chiesa per il suo impegno nel raccogliere tutte quelle testimonianze. «Sono un appassionato di  storia militare, -esordisce Cova-  pertanto, durante la mia vita, oltre a studiarla, come medico ho intervistato tanti reduci di guerra e, da tutti, ho attinto notizie inedite» mentre, commosso, rilegge la lettera dello zio militare dell’ARMIR, spedita dalla Russia nel luglio 1942, e presenta toccanti diapositive storiche della seconda guerra mondiale.

Il generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti, comandante NATO Reazione Rapida di Solbiate Olona, invitato dal generale De Milato ad intervenire, afferma: «In questi tempi, è importante dare una testimonianza veritiera della guerra e di come i nostri soldati siano riusciti a combattere con dignità. Dobbiamo quindi leggere queste lettere, da cui  si evince il senso di compostezza e dignità dei nostri soldati, non come esaltazione ma per scoprirne gli ideali».

Riprende la parola il generale Camillo De Milato chiedendo  all’autrice di parlare dei sette anni trascorsi nei bui sotterranei per acquisire il materiale fonte dei suoi tanti libri. La professoressa Chiesa, molto risoluta, risponde: «Sentivo che nella letteratura mancava la voce del soldato. Grazie al generale Camillo de Milato ho avuto la possibilità di accedere agli archivi e mi sono avvicinata in punta di piedi a questo mondo militare che non conoscevo. È difficile, a distanza di anni, ricostruire un passato forse troppo spesso dimenticato. Ma la lettura di queste lettere è necessaria. Necessaria per mantenere viva la memoria e dare il giusto rilievo al coraggio di coloro che hanno sacrificato la propria vita e che hanno servito la propria Nazione. Le 69 lettere, tante quanti sono gli anni trascorsi da quel tristemente famoso inverno 1942-1943,  disposte cronologicamente e trascritte fedelmente senza compiere alcun intervento di correzione, giungono per la prima volta al lettore in modo semplice, senza corredi e istruzioni. Il volume invita a pensare alla storia non solo come sequenza di grandi avvenimenti in cui le vicende dei singoli finiscono per essere sommerse, ma anche come mosaico di esistenze, di sofferenze individuali, di sacrifici spesi per il bene comune di popoli e nazioni. Ringrazio di cuore il generale Camillo De Milato – termina l’autrice – al quale ho dedicato il volume, per tutto quello che ha fatto per me. Come militare e come uomo”.

Queste semplici lettere rappresentano la grandezza del mondo. Dopo tanta falsa letteratura, dopo tanta ricercata scrittura, si sente il bisogno della purezza, della semplicità e della verità, la verità di quanto scritto con il cuore, con il cuore dei nostri soldati. Nulla può essere comparato a quanto espresso davvero con l’odore della morte e con la Patria nel cuore. Merita un grande plauso la bravissima Paola Chiesa che ha saputo sacrificare la sua gioventù per riportare in vita l’anima dei nostri soldati. E complimenti anche alla Casa Editrice ABEditore per aver pubblicato questo interessante libro che si può acquistare anche on line su http://tinyurl.com/si-troveremo-al-paradiso.

La coinvolgente serata, onorata dalla presenza di autorità militari e civili -tra cui il generale Samuele Valentino ed il colonnello Vito Corvino ed i Sindaci di Golferenzo, Canevino, Volpara e Mornico Losana- si chiude con le parole di gratitudine del generale De Milato alla professoressa Chiesa per quello che ha fatto e che vorrà ancora fare per i giovani che rappresenteranno la nostra identità nazionale.

Le foto dell’ articolo sono concesse da Sergio Frezzolini http://www.albumitalia.it/2/2b0000.htm.