LA ROCCA DI SPARONE E LA CHIESA PARROCCHIALE  DI SANTA CROCE

Sui sentieri del re Arduino,marchese di Ivrea

MARIA GRAZIA SCHIAPPARELLI – Maggio 2006

Sparone, paese situato al crocevia tra la Valle dell’Orco e la Valle di Ribordone, presenta, proprio a ridosso dell’antica rocca medievale, le due principali attrattive risalenti agli anni 1004-1005 quando Arduino, marchese d’Ivrea e re d’Italia, sostenne vittorioso l’assedio dell’esercito di Enrico II, imperatore tedesco del sacro romano impero. Seguire questo percorso, detto anche Arduinico, porta ad attraversare un contesto naturale di grande bellezza che ben si sposa con il clima spirituale trasmesso dagli affreschi ritrovati nella chiesa di Santa Croce e recentemente riportati all’antico splendore.

Raggiungere questa località risulta semplice se si utilizza l’autostrada A5 TORINO-AOSTA uscendo al casello di IVREA. Poi si continua sulla SS 565 di Castellamonte, denominata anche “Pedemontana” e, dopo il ponte dei “preti” si lascia la statale seguendo la direzione Castellamonte, quindi si imbocca la strada per Pont Canavese e si prosegue verso Ceresole Reale: il primo paese che si incontra è Sparone.

La Rocca di Arduino è raggiungibile percorrendo a piedi un breve e facile sterrato immerso nella ricca vegetazione che circonda la collina, detta il monte della Motta, dominante l’abitato di Sparone o utilizzando il servizio navetta messo a disposizione dal Comune nelle domeniche pomeriggio da giugno a settembre.

Monte della Motta: ruderi della rocca di Arduino

La Rocca di Arduino a Sparone

La Rocca è il segno rimasto dell’antico castello-roccaforte di Arduino, marchese d’Ivrea (955-1015), incoronato Re d’Italia il 15 febbraio del 1002 nella chiesa di San Michele a Pavia.  Il Marchese d’Ivrea ed il suo esercito si rifugiarono nella Rocca di Sparone nel 1004 e qui resistettero vittoriosamente all’assedio dell’esercito imperiale di Enrico II° di Germania.

Ruderi della Rocca di Arduino, marchese di Ivrea (955-1015)

Antica chiesa parrocchiale di Santa Croce

Attigua ai ruderi è l’antica chiesa parrocchiale di Santa Croce, il monumento meglio conservato, oggetto di recenti restauri. L’edificio è databile secondo A. Kingsley Porter, intorno al 1025: forse fu eretto su commissione dello stesso Arduino che volle onorare il luogo della sua vittoria con una grande chiesa. Il pronao e l’interno ad un’unica navata sono spogli. L’elemento più rilevante sono gli affreschi scoperti durante i recenti restauri nella zona absidale, databili nel periodo tra la fine del 1300 e primi anni del 1400, attribuibili ad un pittore formatosi sulla tradizione post-giottesca.

Antica chiesa parrocchiale della Santa Croce, affresco del Cristo Pantocratore

Ai due lati dell’abside, sotto i due pennacchi a tromba posti tra le pareti laterali e l’arco absidale è conservata un’Annunciazione, con l’arcangelo Gabriele alla sinistra e la Vergine alla destra. Nell’abside è stato rinvenuto un ciclo pittorico che fu coperto da tinteggiatura molto probabilmente durante i lavori di restauro effettuati nel 1882: nel catino absidale è raffigurato il Cristo Pantocratore in una mandorla con i quattro Evangelisti e i dodici Apostoli nella parete sottostante.

Cappella di San Vincenzo

Sulla destra si apre la cappella di San Vincenzo Ferrer, predicatore domenicano spagnolo, che conserva ancora le decorazioni della volta eseguite nel 1882 e la grande pala d’altare che porta la scritta «Giovanni Domenico Aimonetto, eremita 1758». La cappella laterale è descritta per la prima volta nel 1765 da Mons. Rorengo di Rorà.
A partire dalla prima domenica di giugno 2006 è stata aperta al pubblico la chiesa di Santa Croce, dove si possono ammirare i bellissimi affreschi absidali e la nuova mostra fotografica dell’antica parrocchiale di Santa Croce, arricchita da un originale documentario video sulla storia e la vita di Sparone. 

ORARIOdalle ore 15.00 alle ore 18.00 di tutte le domeniche d’estate fino a domenica 17 Settembre.
Per visite guidate in periodi diversi rivolgersi all’Assessore alla Cultura Elio Blessent, tel. 349-8814321,
e-mail: cultura@comune.sparone.to.it