UNA DONNA CANAVESANA TRA I “DISCEPOLI DEL MAESTRO AUGUSTE ESCOFFIER”

Lo chef Domenica Tomasi Canovo del Ristorante “Antichi Sapori” di Rivarolo riceve l’insigne riconoscimento alla presenza di trecento invitati a Villa Sassi a Torino

MAGGIO 2006

GIANNI FERRARO

TORINO – «La cucina, senza cessare d’essere un’arte, diventerà scientifica e dovrà sottomettere le sue formule, molto spesso ancora troppo empiriche, a un metodo e a una precisione che non lasceranno nulla all’imprevisto».
Così scriveva il famoso chef francese Auguste Escoffier nella sua “Guida Culinaria” del lontano 1907 e tale profezia, che anticipava di quasi cento anni l’attualità della cucina moderna nel rispetto della tradizione, si è nel corso del tempo realizzata attraverso i suoi discepoli, fedeli interpreti del “coniugare al meglio l’evoluzione della società con quella del mestiere”.

Lunedì 8 maggio, nella suggestiva cerimonia di Villa Sassi a Torino con trecento invitati presenti, sono stati nominati “Discepoli del Maestro Auguste Escoffier” venti nuovi chef provenienti da ogni parte d’Italia. Ha conseguito l’ambito titolo, massimo riconoscimento dell’arte culinaria internazionale, anche un nostro chef canavesano, Domenica Tomasi Canovo, titolare del ristorante “Antichi Sapori” di Rivarolo.

Una consacrazione meritata quella della signora Domenica, che entra così a pieno titolo nell’olimpo dei più grandi nomi della cucina e della pasticceria; già vincitrice di premi nazionali e reduce da successi a livello europeo, è da anni nota al grande pubblico dei gourmet per aver saputo valorizzare gli antichi sapori della cucina povera di una volta.

Donna schiva e riservata, ma piena di entusiasmo e creatività nel trasformare con assoluta padronanza tutto il “sapere antico della buona tavola” che si unisce alla sua squisita delicatezza quando con un soave afflato vocale, nell’oasi di pace “Antichi Sapori”, presenta i piatti espressione della sua meticolosa passione.