“LE NOZZE DI FIGARO” AL TEATRO DEL MARCHESATO DI SALUZZO

Ultime due repliche per la compagna “La Fenice” diretta da Anna Maria Gavatorta

Krizia RIBOTTA 19.05.2016

SALUZZO – Ultimo weekend per assistere, presso il Teatro del Marchesato, allo spettacolo Le nozze di Figaro, che chiude il cartellone della stagione 2015/2016. La commedia, a cura della compagnia “La Fenice” diretta da Anna Maria Gavatorta, porta la firma del drammaturgo francese Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, che la scrisse nel 1778.

L’opera in tre atti, conosciuta in italiano anche come La folle giornata Il matrimonio di Figaro, insieme a “Il barbiere di Siviglia e La madre colpevole, fa parte di una trilogia teatrale, ed è rinomata al pubblico per essere trasposta nell’opera lirica Le nozze di Figaro di Mozart.

Un successo forse del tutto inaspettato, se si considera che, quando fu scritta, venne censurata, in quanto giudicata troppo rivoluzionaria, per via delle sue idee troppo liberali. Sebbene si racconti della nobiltà spagnola, infatti, i riferimenti grotteschi a quella parigina erano decisamente evidenti. Addirittura, alla prima, avvenuta nel 1784, dopo tre anni di censura di re Luigi XVI, il noto rivoluzionario G. J. Danton, esclamò: “Figaro ha ucciso la nobiltà”. Come dargli torto, se si considera che, 5 anni più tardi, sarebbe scoppiata la Rivoluzione Francese.

La trama ruota intorno alla figura del Conte d’Almaviva, che, invaghitosi di Susanna, la cameriera della Contessa, cerca di imporre su di lei lo ius primae noctis. Ma questo, al suo promesso sposo, il servo Figaro, non va bene, tant’è che, giocando d’astuzia, riesce a mettere in ridicolo il Conte, che si vedrà costretto a chiedere scusa alla moglie. Ed ecco che alla fine i servi di dimostrano non solo più intelligenti, ma anche più “signori” dei loro padroni.

Il tutto, amalgamato alle vicende di altri personaggi che, tra eventi drammatici e comici, vivono una passione travolgente, chiara metafora delle varie fasi dell’amore. Susanna e Figaro incarnano l’amore che sboccia, Marcellina e don Bartolo quello maturo, Cherubino e Barbarina quello acerbo, ed il Conte e la Contessa quello ormai logorato.

Nella brillante messinscena saluzzese, tradotta e adattata da Ugo Rizzato (che veste i panni di Figaro), con la regia di Valter Scarafia, emerge questa società tra libertinaggio e frivolezze, in cui equivoci e scambi di persona sono all’ordine del giorno, e il cast, rigorosamente in costume settecentesco, è senza dubbio in grado di stupire, divertire ed intrattenere il pubblico.

Ultime due repliche venerdì 20 e sabato 21 maggio alle ore 21, presso lo storico Teatro del Marchesato di Piazza Vineis. Costo del biglietto: 8€. Per informazioni e prenotazioni chiamare il 333- 6979063.

Personaggi ed interpreti:

Susanna: Nicoletta Pellegrino

Conte D’Almaviva: Lionello Nardo

Contessa Rosina: Gabriella Molineri

Don Bartolo: Mauro Boero

Marcellina: AnnaMaria Gavatorta

Don Basilio: Andrea Vineis

Fanny: Valentina Giordano

Cherubino: Federico D’Angelo

Pedrillo: Franco Bellino

Antonio: Giuseppe Orlando

Duchessa Cayetanez Madre Badessa: Antonella Lombardi

Duchessa Alvarez: Enrica Poggio

Cast tecnico:

Regia: Valter Scarafia

Costumi: Daniela Roasio

Luci: Franco Carletti

Scenografia: Ugo Rizzato

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