TORINO 2015, CAPITALE EUROPEA DELLO SPORT

In ottomila al Palavela per la cerimonia d’apertura con la spettacolare performance mondiale dei Sonics

MARCO LOVATO, 30.01.2015                               FOTOGALLERY

TORINOLe note dell’inno di Mameli si alzano all’interno del Palavela, suonate dalla Banda della Polizia Municipale e accompagnate da 8.000 cuori che cantano emozionati. Le bandierine con il logo di “Torino 2015, Capitale Europea dello Sport”, sventolano ovunque nel palazzetto gremito. Torino ha risposto presente. Ancora una volta.

«Vorrei sapere chi è quel pazzo che è riuscito a radunare 8.000 persone al palazzetto di venerdì sera» scherza Marco Berry, presentatore della serata. «Ma forse un’idea ce l’ho» aggiunge, riferendosi all’assessore allo sport Stefano Gallo, che ha fortemente voluto onorare la città di Torino con il titolo di “Capitale Europea dello Sport”.

La cerimonia d’apertura, andata in onda nella serata di venerdì 30 gennaio, ha segnato ufficialmente l’inizio di 365 giorni in cui il capoluogo piemontese sarà la vetrina dello sport europeo, grazie a tanti eventi che si succederanno nei prossimi mesi; in particolare, l’amichevole di lusso della Nazionale di Calcio contro l’Inghilterra, un test match della Nazionale di Rugby e, ciliegina sulla torta, il girone del campionato europeo di Volley maschile. E proprio Mauro Berruto, allenatore della Nazionale di pallavolo e cittadino torinese doc, è intervenuto nel corso della serata: «Apprezzo che a distanza di 9 anni dalle Olimpiadi la mia città abbia avuto la voglia, il coraggio di riportare lo sport al centro di essa. Così come i Giochi hanno cambiato la città, mi auguro che questo evento cambi i cittadini». Proprio questo è l’obiettivo principale della manifestazione, come sottolineato più volte nel corso della cerimonia d’apertura da Marco Berry. Lui, amante dello sport a tutti i livelli, ha ribadito più volte come chiunque possa dedicare una parte della propria vita allo sport, senza che questo comporti sforzi fisici o economici esagerati. «Anche solo andare a fare una corsetta al parco ti fa sentire meglio. Quando ti guardi allo specchio sei più orgoglioso e ti senti meglio con te stesso».

Particolari incentivi saranno destinati inoltre ai bambini e alle scuole, e le attrezzature di molte palestre saranno rinnovate e migliorate, come ha spiegato il sindaco Piero Fassino, anch’egli presente alla cerimonia. «Faremo vivere lo sport, oltre che negli stadi, anche nelle scuole, nei quartieri.-ha dichiarato il primo cittadino torinese, visibilmente emozionato ed orgoglioso –  Abbiamo voluto fortemente investire nello sport e nella nostra città, che merita di essere di nuovo al centro dell’attenzione mondiale per quanto riguarda la cultura sportiva».La grande kermesse sportiva non è dunque mirata esclusivamente agli eventi sportivi agonistici, ma anche e soprattutto a dare la possibilità a tutti i cittadini di immergersi nel fantastico mondo dello sport. Per questo motivo 50mila corsi gratuiti saranno offerti dal Comune a chiunque voglia confrontarsi per la prima volta con una delle tante discipline messe a disposizione.

Al centro della cerimonia inaugurale, ovviamente, non poteva mancare lo sport, quello vero. La serata infatti è stata scandita da numerosi spettacoli ed esibizioni sportive. Ospiti illustri i Sonics, compagnia torinese di acrobati, danzatori e performer che hanno stupito il pubblico con le proprie esibizioni, che fondono scenografie suggestive e prestazioni fisiche al limite dell’impossibile. Prima hanno realizzato una coreografia ideata proprio per celebrare la città di Torino, accompagnata dalle immagini che scorrevano su uno schermo, istantanee di momenti di sport a cui si aggiungeva lo slogan della manifestazione: Scegli lo sport, sorridi!”. E poi “Meraviglia”, lo spettacolo con la grande sfera rossa d’acciaio, che si è innalzata nelle piazze e nei cieli di tutto il mondo e che ha sancito la fama dei Sonics, e che in questa occasione è scesa direttamente dal tetto del Palavela sotto lo sguardo incantato degli 8000 spettatori.

Deliziosi inoltre i numerosi spettacoli di pattinaggio sul ghiaccio, che hanno coinvolto molti giovani atleti torinesi, offrendo a molti di loro la possibilità di esibirsi per la prima volta di fronte ad un grande pubblico. Perché Torino, in un momento non facile della propria storia, vuole e deve puntare sui propri giovani e sui propri cittadini. E “Torino 2015, Capitale Europea dello Sportè un’occasione per riavvicinare i torinesi allo sport, una possibilità che va sfruttata. E sta anche ai cittadini, soprattutto a quelli lontani dalla quotidianità dello sport, di avere la voglia di tuffarsi in un mondo che, una volta conosciuto, non si può che amare.

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FOTOGALLERY DI CARLO CRETELLA

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