UNA MOSTRA IN MEMORIA DI SERGIO SARONI DELL’ACCADEMIA ALBERTINA DI BELLE ARTI  DI  TORINO

Alla GAM nove opere pittoriche dell’artista della grafica incisa,  donate dalla famiglia  nel ventennale della scomparsa

STEFANO BORIN, ELENA CARFORA, ALESSIA PEIRA – 20.01.2012

Soldato con stendardo di Sergio Saroni (1962), Mostra Decifrare l'Invisibile a cura di R. Passoni, GAM TorinoTORINO – È visitabile fino all’11 marzo alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, in via Magenta 31, a Torino  l’affascinante esposizione di nove opere dell’artista torinese Sergio Saroni dal titolo «Decifrare l’invisibile».

I fogli, datati tra il 1962 e 1985, sono ospitati nella Wunderkammer e rappresentano il periodo di maturità artistica. Si affina la ricerca grafica, la tecnica del’incisione e su carta.  Tempere, acqueforti e acquetinte  tra cui spiccano il «Soldato con Stendardo» (1962), «Fiori nel blu»(1972) e «Le vigne notturne» (1985). Con la prima opera l’artista supera la “fase informale” per dirigersi verso  una desaturazione della pagina dipinta, verso «la  nuova figurazione».

Fiori nel blu di Sergio Saroni (1972), mostra Decifrare l'invisibile al GAM Torino

In Fiori nel blu Saroni si avvicina alla ricerca del vero, alla natura, con  una incisività segnica che non abbandonerà mai e diverrà  personale: l’attenzione è su un centro chiaramente definito, composto da fiori bianchi che emergono dall’etereo sfondo blu. Mentre in Le vigne notturne la  “figura” è inserita  in un contesto architettonico, ricco di contrasti dove traspaiono le molteplici sfaccettature della natura, dalla magnificenza all’irruenza.

Sergio Saroni, classe 1934, noto sia a livello torinese che nazionale, si mise in luce già giovanissimo alla Biennale di Venezia nell’edizione del 1956. Oltre che per la produzione artistica, Saroni si distinse per la direzione dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che resse fino al 1991, anno della scomparsa.

Le opere esposte sono state donate alla Galleria da Anna Maria Scassa e Giovanna Saroni, rispettivamente moglie e figlia dell’artista, e dalla cognata Maria Luisa Addario, vedova di Luciano, fratello dell’artista,  nel ventennale della dipartita del  maestro.

Le vigne notturne di Sergio Saroni (1985), GAM Torino

La mostra, curata da Riccardo Passoni e   aperta  al pubblico dal  16 dicembre scorso,  si può visitare  fino all’11 marzo, dal martedì alla domenica in orario 10.00-18.00.

Per info: GAM tel. 011. 4429518,  gam@fondazionetorinomusei.it www.gamtorino.it


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